lunedì 2 gennaio 2023

MASSMEDIOLOGO D’ASSALTO /2384

L’altra sera, a Piazza Pulita, su La Sette, è apparso in tutto il suo decadente e tramontato splendore Carlo Freccero, l’ex intellettuale ispirato, l'ex direttore di Raidue, il grande esperto di media e linguaggi televisivi.
Isterico, confuso, occhi da matto e sguardo spiritato, come sotto effetto di sostanze o in preda ad allucinazioni. Con parlata incerta e confusa, ha pronunciato, balbettando, incomprensibili discorsi e teoremi, con la pretesa di dare lezioni di medicina al virologo Crisanti che, spesso, gli ha sorriso per compassione, con fin troppa bonomia, con clemenza e misericordia.
Forse la vecchiaia gli ha offuscato il cervello e consumati molti neuroni che non si riciclano.
Veramente imbarazzante.
Corrado Formigli lo contesta bollando come una "follia" considerare i contrari al Green pass come i nuovi partigiani, così come è "assurdo" tirare in ballo nazismo e dittature sanitarie.
Gli chiede se condivide le affermazioni più dure sentite nelle piazze Novax e No Green pass. "Totalmente" risponde Freccero lasciando di stucco la Myrta Merlino, che ripete stupefatta: "Totalmente?".
Vivace lo scontro verbale dopo un’allusione, quando l’esagitato Freccero ha dichiarato: “Un giorno apriremo anche il discorso della storia delle bare nei camion di Bergamo. Con calma uscirà tutto…”.

Da queste parole è partita la furia del conduttore: “Scusami, vuoi dire che i morti di Bergamo non ci sono stati? È un passaggio un po’ sinistro secondo me. Lo trovo disturbante e lo rifiuto. So che tante persone, ma non credo te per la tua intelligenza, pensano che dentro quei camion non ci fossero i morti di Covid e che fosse tutta un’operazione di montatura. Questa è una solenne cazzata”.
"So che per voi è tutto assurdo, aggiunge il massmediologo, ma purtroppo c'è qualcosa che si agita, molto importante. Questo è un dibattito che non si svolge solo a Trieste, ma in tutto il mondo. Attraverso il Green pass, che altro non è che una tessera digitale, si sta affermando un sistema autoritario senza precedenti in un nessun altro sistema. Il Green pass è il primo passo per controllarci. È così semplice. Le élite e il potere hanno capito che il sistema cinese è quello che sta riuscendo meglio a far crescere l'economia. In Cina c'è un sistema a punti, una tessera con cui si vede se ubbidisci alle regole”, continua Freccero, che accosta la card cinese al sistema del green pass. “Anche noi stiamo sviluppando un sistema cinese, ma tanto il mainstream non ne parla".
Formigli sbotta: “quindi Draghi vuole trasformare l'Italia nella Cina?”.
"Se volete banalizzare fatelo - replica Freccero - ormai folgorato sulla via del più goffo complottismo.
30 ottobre 2021 (Alfredo Laurano)





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