lunedì 2 gennaio 2023

LO CHIAMAVANO FACCIA DI CU. /2403

Tre anni fa, a Matrix, il mentitore seriale di Rignano, conosciuto come “il Bomba”, “il Coso”, “l’Innominabile”, raccontò all’Italia intera che il suo conto corrente aveva un saldo di 15 mila euro, perché – aggiunse - “Se volete fare i soldi, non fate politica. Fai politica perché hai interesse, ideale, passione. Se vuoi fare i soldi vai nelle banche d’affari, prendi i contratti milionari che ti offrono, non ti metti a fare il politico. Chi fa il politico ha questi conti correnti (15 mila euro), non ne ha altri. Se ne ha altri c’è qualcosa che non torna... Mi piacerebbe che per trasparenza tutti quelli che fanno politica presentassero tutti i conti correnti, dove li hanno e come tirano fuori i soldi”.

Poi, in un batti baleno, forse per miracolo o per magia, quel saldo è cresciuto, esponenzialmente, fino ad arrivare a circa due milioni e mezzo.
Frutto, in particolare, di consulenze e conferenze, lautamente compensate, soprattutto in Arabia Saudita - Paese ultra moderno e ultra democratico, dove le donne sono considerate esseri inferiori e non possono guidare l’auto e dove giornalisti dissidenti, diversi finiscono in galera, torturati e anche uccisi -vera culla (secondo lui) del nuovo Rinascimento, dove è sempre gradito ospite del principe Mohammad Salman Bin.

Non è reato, certo, non c’è nulla di illegale a fare il conferenziere viaggiatore, ma è eticamente riprovevole e inaccettabile, che un senatore in carica della Repubblica italiana, già ben stipendiato e coperto di benefit dallo Stato (e dai cittadini), svolga questa attività all’estero, anziché frequentare l’Aula parlamentare, discutere e votare leggi e provvedimenti, come ha fatto, pochi giorni fa, con il ddl Zan, di cui se n’è riccamente fregato.
E pensare che costui (Coso, Bomba, Puffo, Innominabile o Superbone) è stato Presidente del Consiglio, segretario del PD - che ha abbondantemente devastato e abbandonato per creare il suo partitello del duepercento - nonché sindaco di Firenze.

Nella sua luminosa carriera, non dimentichiamolo, ha pugnalato Enrico Letta quando era PdC e il sindaco di Roma Ignazio Marino, ha fatto cadere Giuseppe Conte e il suo governo, ha rottamato la Sinistra, ha tentato di mettere mano alla Costituzione col famoso Referendum, ha smantellato l’articolo 18 e il diritto del lavoro. Ora si sta dando da fare per eliminare anche “il Reddito di Cittadinanza”, perché, sempre a suo dire, è criminale dare quel sussidio a tre milioni di poveri, inoccupati, fragili, invalidi, minori, (a fronte di 4000 furbetti), che non possono fare le vacanze su un lussuoso yacht, come fa lui,

L’altra sera, a “Ottoemezzo”, quest’uomo senza scrupoli, dominato e obnubilato dal suo ipertrofico ego, ha mostrato tutta la sua pericolosa insipienza morale, umana e politica, barcollando pietosamente di fronte alle accuse, agli attacchi precisi e affilati di Gruber, Giannini e Travaglio. Ne è uscito a pezzi e con le ossa rotte.
Ma lui se ne fotte, perché, fra comici siparietti e calembour, tra ricatti e accordi sottobanco, sta già tramando come e chi eleggere fra un paio di mesi al Quirinale.
16 novembre 2021 (Alfredo Laurano)



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