giovedì 29 novembre 2012

A MIO PADRE


Oggi 29 novembre 2012, per ricordare mio padre scomparso undici anni fa, voglio pubblicare la lettera che gli scrissi una settimana dopo e qualche bella foto della sua giovinezza….

Africa, 1936

    Mio caro papà, oggi sarebbe la tua festa, la festa del santo di cui, con tanto orgoglio, portavi il nome.
    Sarebbe stato, forse, come un mese fa quando, per i tuoi 89 anni, hai salito a fatica le scale di un pub, per offrire a tutti noi “pizza e sfizi”, che tu stesso hai gustato, contento di stare insieme alla tua famiglia, in pace ed armonia. Come sempre hai cercato di fare, visto che noi, la tua famiglia, siamo sempre stati la cosa più importante, oggetto d’amore assoluto, sul quale hai costruito un’esistenza intera, fatta di sacrifici, problemi, difficoltà, sogni e speranze e anche, talvolta, di momenti di gioia e soddisfazione.
     Ma oggi non puoi più farlo.

Roma, anni 40
Una settimana fa, alle 9,30 di un rumoroso giovedì – tra lavori e colpi di martello e vociare di medici e pazienti – te ne sei andato in silenzio, senza un gemito o una parola, né un gesto od un saluto, nemmeno per me che ti ero accanto, impotente e disperato.
     Non so se mi sentivi, se sapevi di non esser solo in quell’istante. In quel letto con le sbarre che ti chiudeva e incuriosiva, che volevi scavalcare e capirne il  funzionamento.
     Alla fine hai rinunciato, senza forze e rassegnato. La tua casa, che tanto hai cercato fino al giorno prima,è rimasta un sogno, solo una speranza.
     Non abbiamo fatto in tempo, forse perché tu, stanco di aspettare o di esser preso in giro, ti sei arrabbiato e ci hai fatto un dispetto! Quello più grande, il più cattivo e imperdonabile: ci hai lasciato e punito nel dolore e nell’angoscia. Senza alcuna possibilità di replica.
Africa, 1936
     Oppure l’hai fatto perché eri stanco. Stanco delle cure, dei farmaci, dei medici, degli esami clinici, della vecchiaia, delle paure…della vita!
     Ma certo, non del nostro amore che, spero, abbia alimentato gli ultimi anni della tua vita e confortato i momenti di solitudine e di tristezza che il tempo amplificava.

     So quanto era importante per te! Ma non sapevo quanto lo fosse per noi o, almeno, per me. Perché riempiva la mia vita, le mie giornate, dava un senso alla funzione di “angelo custode” che tu mi attribuivi con enfasi eccessiva.

     Ed ora, il vuoto. Un grosso buco dentro di me che solo i ricordi, ormai, potranno colmare.
     I tanti ricordi del tempo passato insieme, spesso in silenzio, e il privilegio di averti avuto accanto e attento ad ogni problema. La tua innata curiosità, la sete di sapere, di conoscere, di interessarti a tutto e a tutti, di aiutare - nel tuo piccolo - chiunque , a prescindere.
     La tua bontà, la gentilezza d’animo, la tua buona fede, la tua disarmante ingenuità che si leggeva negli occhi di un fanciullo di quasi novantanni… che ancora si stupiva!

     Era come se il degrado di questo pazzo mondo non ti sfiorasse affatto, non inquinasse la purezza dei tuoi sentimenti, del tuo animo pulito.
     E gli altri lo sapevano. Chi ti ha conosciuto, lo ha testimoniato in mille modi e in ogni occasione.

Roma, 1945
     Chi ti ha conosciuto, in ogni età della tua vita, non ti ha mai dimenticato!
La stima, l’affetto, la riconoscenza di tanti erano i sentimenti belli chi ti davano forza e serenità, anche in questi ultimi anni, quando ansie e paure si affacciavano prepotenti.
     Io ho soltanto cercato di difendere la tua fragilità, di sostenerti, di proteggerti come tu hai sempre fatto nei miei confronti. Per una vita intera.
     Non so se ci sono riuscito. Di sicuro, potevo fare di più. Tutti avremmo potuto fare di più!
     Spero che quel raggio di sole, di luce e di calore – che tanto amavi e inseguivi – che ha baciato il muretto della tua tomba, appena alzato a chiudere per sempre la tua vita, ti abbia portato il mio ultimo abbraccio, il mio ultimo saluto, il mio ultimo atto d’amore.
     Spero proprio che tu lo abbia sentito.
6 dicembre 2001  ore 6                             Alfredo

Ostia 1947
Ostia, 1947 con Cecè e Emidio
Ostia, 1947


martedì 27 novembre 2012

SCIACALLI!


Quanto sia florido e immune da crisi, per evidenti ragioni, il business del “caro estinto” lo sappiamo da sempre. 
Ma quanto siano insopportabilmente  disgustosi certi comportamenti di certe agenzie di servizi funebri, lo scopriamo ogni volta con rinnovata incredulità. Pur capendo che alcuni mestieri forniscono, col tempo e la routine, una naturale corazza di cinismo a chi li esercita. Qualora, non l’avesse già.

In momenti di dolore, di forte emotività e di limitata lucidità, le condizioni, gli abusi, gli accordi sottobanco e il controllo del traffico ospedaliero-camere mortuarie per accaparrarsi il “lavoro” sono imposti e in genere accettati con rassegnazione, perché non si è del tutto in grado di valutare, scegliere e decidere razionalmente.

Ma quello che è accaduto a Rossano Calabro, dopo l’incidente ferroviario che ha provocato la morte di sei giovani raccoglitori di mandarini, è veramente schifoso!

Alcuni addetti di varie agenzie funebri, prontamente accorsi sul luogo della tragedia, hanno cominciato a litigare, ad insultarsi, a spintonarsi - fino a provocare la caduta di una salma dalla barella - per accaparrarsi l’esclusiva.
Nel video pubblicato da un giornale locale, si vedono e si sentono chiaramente gesti e urla di quegli abietti e miserabili individui: “questi sono tutti miei”…”sono arrivato per primo”…”no, facciamo uno a testa…”
Una vera e propria rissa di sciacalli davanti agli occhi attoniti dei parenti di quei poveri, nuovi schiavi dei nostri tempi, finiti in pezzi e brandelli contro un treno.

Una pagina agghiacciante che documenta e conferma la deriva morale di questo paese. Uno spettacolo assurdo e raccapricciante come solo uno speciale effetto  granguignolesco può dare, in un contesto macabro e irreale, da teatro dell’orrore.

“Vergognatevi, questo è il mio sangue, non sono cani questi, sono esseri umani” - si sente anche nel video - …”fate tutto questo per i soldi”.

Nella società malata di egoismo e di profitto, l’avidità ha ormai seppellito anche il sentimento di umana pietà.
Ignobile barbarie!
27 novembre 2012                                                                    AlfredoLaurano



MENTRE FEDE....

Mentre Emilio "Fido" lancia il suo movimento "Vogliamo vivere" in una sala vuota (di persone e contenuti), tremilioni e mezzo di italiani scrivono una bella pagina di democrazia partecipata. 
Risultati scontati, con Bersani e "Superbone" al ballottaggio e Nichi al 15%.
Contro la corazzata degli apparati di partito, da una parte, e il giovanilismo rampante, apprezzato da destra e da finanza, dall'altra, la lirica politica di Vendola era assai penalizzata e non aveva grandi chance. 
Mi auguro che quella stessa percentuale la conquisti alle prossime politiche.    
26 novembre 2012     A. La.




ALLE PRIMARIE


IL 25 NOVEMBRE, ALLE PRIMARIE:




GIA' MENATI...

Tanti scolapasta in testa in un lungo percorso scandito da slogan e cartelli pieni di pungente ironia! 
Senza incidenti, lacrimogeni e manganelli facili.
Così è bello vedere e apprezzare i giovani che manifestano per il diritto allo studio, al lavoro, alla cultura e a una piccola speranza di futuro.

Ieri, una spontanea risposta di    civiltà all'arroganza e alla violenza del potere. 
 25 novembre 2012       A. La.

giovedì 22 novembre 2012

FAR WEST METROPOLITANO


Scontata la condanna e lo sdegno per la vile aggressione di questa notte a un gruppo di inglesi, che bevevano pacificamente birra in un pub di Campo de' Fiori, sconcerta la brillante assenza delle forze dell'ordine, intervenute, a cose fatte, mezz'ora dopo i fatti.


Quest'angolo di Roma è ancora una volta teatro di risse e di violenza, tra lo sgomento e la paura di abitanti e cittadini. 
Una decina di ospiti, colpiti con mazze e spranghe e, pare, anche gas urticanti, sono finiti in ospedale. Uno in gravi condizioni.

Ma è possibile che tutto ciò accada a "Roma Capitale" nell'indifferenza delle istituzioni? 
Ma è possibile che la nostra polizia sia capace solo di manganellare brutalmente ragazzi e studenti che sfilano in corteo? O di picchiare selvaggiamente detenuti o sospetti in stato di fermo?

Queste bande di teppisti, fascisti o delinquenti, dal volto coperto da caschi e sciarpe, hanno l'immunità, la facoltà di ferire, bastonare e accoltellare,di distruggere locali e attrezzature, di seminare il panico e terrore?
Pare proprio di si in questo neo-Far West metropolitano!!

Non dimentichiamo che sul tema "Sicurezza" molti politici hanno costruito eclatanti campagne elettorali!
Questi sono i confortanti risultati. Vero Sindaco?
22 novembre 2012                                               AlfredoLaurano


martedì 20 novembre 2012

GIROTONDO

           Dedicato ai bambini di Gaza e di Siria, 
           vittime innocenti della schifosa guerra

                                                                      

lunedì 19 novembre 2012

GITA A SORPRESA


Oggi, gita a Chianciano.
Tre pullman partiti da un Centro anziani di Roma per una bella gita in Toscana. Credevano di andare alle Terme, a visitare la città e una onlus di beneficenza. 

Invece li hanno portati, a loro insaputa, al Pala Montepaschi di Chianciano Terme a firmare per la candidatura di Gianpiero Samorì alle primarie del Pdl.

Con tanto di cestino-pranzo in omaggio, i vecchietti romani si sono ritrovati nel bel mezzo dell'affollatissima convention riunita dall'avvocato di Modena che ha fondato il Mir, Moderati Italiani in Rivoluzione, un movimento che ha già nel nome un evidente, ma voluto, ossimoro storico-politico e che si pone un obiettivo di rottamazione della vecchia classe dirigente del centro-destra, speculare a quello che Renzi persegue nel Pd.
Questo novello Berlusconi, banchiere emiliano che ha interessi  nelle assicurazioni e nel settore immobiliare,  vuole lanciare un suo nuovo “rivoluzionario” partito del capitalismo filantropico.
E’ già stato da Vespa, ha amicizie che contano e disegna strategie “a sorpresa” come questa degli anziani. Insomma, promette bene… il nuovo predicatore che cerca consensi con ogni stravagante iniziativa.

La prossima volta, sempre gratis e col gelato, tutti al cinema o a teatro. Per adulti e giovinetti, per chiunque e per ciascuno, c’è un programma sempre attuale: “Oggi le comiche!”
Facce ride, Samorì!
19 novembre 2012                                                          Alfredo Laurano

TENDENZE



Udite, udite, udite: Lady Gaga lancia una nuova tendenza?
La regina dello "stile estremo" si è presentata in un ristorante di Buenos Aires, indossando uno scollatissimo costume da bagno a fiori con un paio di jeans stracciati e le solite scarpe lunari.
A completare il tutto, tatuaggi in bella vista e unghie arancioni fluorescenti. 

Attenzione, però! Lady Gaga aveva indossato il costume in un primo momento per andare a trascorrere ....qualche momento di relax nella piscina del suo sontuoso hotel....dopo le stressanti 10/12 ore di lavoro in miniera o alla catena di montaggio. Non ricordo bene....
 
Ma è davvero incredibile, è un singolare fatto di cronaca destinato a incidere non poco nella storia del costume e nella cultura di questo secolo.... nel settore del vuoto e dell' "inutile. 
Questa notizia mi sconvolge...quasi come quelle dei bombardamenti su Gaza, delle stragi in Siria, della miseria sempre più diffusa, dei disoccupati, dei cassaintegrati, di quelli che perdono il lavoro, dei pensionati al minimo, delle proteste giovanili in tutto il mondo.....
Mi sorge spontanea e irrefrenabile una domanda: Lady Gaga, ma chi cazzo sei? Che campi a fa'? 
E c'è pure chi, 'ste solenni, colossali cazzate ce le racconta dai giornali e dalle TV. 
Perché fa informazione, noooo! 

16 novembre 2012                                                AlfredoLaurano 

PUBBLICITA'

La situazione è decisamente migliorata....



COLPO DA BILIARDO

Ma l'avete visto questo video? Siamo arrivati anche a questo! La prossima volta spareranno sulla folla, anche se il questore dice che i lacrimogeni sarebbero stati lanciati da terra e con un colpo di "carambola" rimbalz
ati sui muri del nobile ministero!!!! POVERI BIRILLI!
Un consiglio a chi gestisce l'ordine pubblico: posizionate le mitragliatrici sui tetti di Montecitorio, di palazzo Chigi e di tutti gli altri palazzi del potere. Così eviterete ogni contatto fisico e diretto con la gentaglia che protesta nei cortei. Come fanno, appunto. i "cecchini" e i franchi tiratori.
                               AlfredoLaurano


giovedì 15 novembre 2012

MANGANELLO

Le "democratiche" forze di polizia sfigurano oggi il volto di un ragazzo inerme, tenuto a terra da altri "democratici servitori del popolo". 
Come a Genova nel 2001, come prima e come sempre. Ma questi robot della violenza cieca, al servizio della Casta e del Potere, non hanno figli o nipoti studenti che pensano, studiano e per fortuna protestano???

     Roma, Lungotevere/ponte Sisto  
14 novembre 2012

mercoledì 14 novembre 2012

ANGELI O ILLUSIONI?

Guardando certe immagini di morte e distruzione dalla Siria o da Gaza, o da qualsiasi altra parte del mondo in eterno conflitto, si rimane shoccati  da una parte, ma anche indifferenti dall’altra, perché abituati alla violenza.
Almeno dal 1991, prima guerra del Golfo, abbiamo vissuto la guerra in diretta e imparato a vedere e sentire l’orrore sullo schermo, come fosse un appassionante video-game.
Un’inedita forma di spettacolo nella società dell’immagine, che produce anche quello della morte e delle stragi e raccoglie un’ altissima audience.
Con tanto di conduttore, di inviati e corrispondenti, di talk show, dibattiti e dirette no-stop.
Abbiamo ormai conseguito, più o meno tutti, una certa immunità  e sviluppato un nuovo ceppo di anticorpi che creano distacco e assuefazione.
Anche perché tutto si avverte  lontano dalla nostra casa e quindi poco minaccioso.

Fino a qualche decennio fa, ci stupivamo, e ne parlavamo per giorni, dell’incidente  in autostrada, della  rapina a mano armata in una banca, di uno  scandalo sessuale o del tradimento di un personaggio pubblico. Ogni notizia ci turbava e aveva il suo rilievo. Colpiva la sensibilità e la morale popolare.

Ora, tutto scivola lievemente ai bordi della nostra coscienza.
Nemmeno le stragi e i massacri di bambini catturano più di qualche minuto di attenzione. E tutto prosegue nell’indifferenza.
Almeno fino a quando, per necessità o per diretto coinvolgimento, non cerchiamo una ragione o un  conforto a un dolore personale, a  un triste evento o alla nostra debolezza,  per esorcizzare le ansie e le paure. E creiamo gli “angeli”, come proiezione delle nostre speranze e aspettative o per bisogno di protezione dalla violenza, dall'odio e dalla guerra che, però, sono nel contempo la "normale" conseguenza del nostro stesso egoismo e della brama di ricchezza e di potere.

Una vistosa, sacrosanta contraddizione della specie umana!

Gli altri animali che popolano la terra uccidono solo per mangiare e sopravvivere, non per sfruttare, dominare o per piacere.
Cioè, per essere, non per avere.

Un siffatto mondo che si riconosce solo nel dio denaro e nel profitto non può essere riformato, ma solo abbattuto e sostituito. Sostituendo, però - ma è solo un’utopia - anche l'essenza e la natura dell'uomo.
Perché tutti noi, che ci consideriamo buoni, onesti, leali e solidali, possiamo essere oppressi od oppressori, a seconda dei casi e delle condizioni, in quanto prodotto di alchimie metafisiche  impenetrabili, che non ci è dato capire, ma che decidono, però, ruoli e destini, al di là del libero arbitrio.

Homo homini lupus, di hobbesiana memoria è sempre  attuale. Ho scritto in altra sede, ma vale anche in questa circostanza, che in questo realtà l'amore, quando prevale e quando c'è, viene sprecato in tante situazioni, che ci siano vicine o assai lontane.
Non è mai un valore assoluto o  bandiera della nostra volontà, anche se ci piace e mi piace pensarlo.
E' il Caso, le circostanze che  decidono quando si è buoni e quando si è cattivi.
Se costretto, se in battaglia, se vessato anche il ”buono” uccide e fa violenza.
Ciò avviene, per esempio nella rivoluzione.

E poi, basta guardarci dentro e intorno. Nel nostro animo non esiste l’esclusiva: coabitano bontà e malvagità.
Alla fine del film e di ogni commedia umana, però, e non so perché, prevalgono sempre - nel privato, nel quotidiano e nella storia - il male, la cattiveria e la violenza, coniugati in ogni forma e declinazione.

All’amore e agli angeli  resta solo una fittizia funzione consolatoria che rafforza e tiene in piedi le nostre illusioni barcollanti, in attesa di un finale già scritto nel copione.

13 novembre 2012                                                             AlfredoLaurano


                                                     

lunedì 12 novembre 2012

BENVENUTO!


BENVENUTO LORENZO, 
               DA TRE GIORNI    MIO PRIMO PRONIPOTINO!

giovedì 8 novembre 2012

ORA ABITI IN MONTAGNA


                                                                                                                     Da ieri hai cambiato casa. Ora abiti nella piccola cappella di Poggio, di nuovo insieme ai tuoi cari: mamma e papà. Hai quindi una nuova, ma antica famiglia… lo so, non per tua scelta o volontà.
Altri vicini, altri parenti, altri amici intorno che ben ti accoglieranno.

Tutto questo, però, anche se non per colpa tua, mi fa un po' rabbia e mi delude. Anzi mi fa proprio incazzare e molto disperare.
Non si lascia un vero amico e tanta gente che ti ama in questo modo! Ma che ti abbiamo fatto?

Hai visto, spero, quanta folla e quanti amici hanno assistito ieri  al tuo trasloco? Quante persone hai fatto piangere e commuovere? Quanto stupore, misto di dolore, si leggeva negli occhi, nei volti e nell’anima di tutti?

Se ti può consolare un po’ o farti pentire della tua partenza, ora sei certo che sei stato tanto amato, che eri importante per molti e stimato da tutti. Apprezzato per la tua bontà, per il tuo modo di fare, per la tua allegria contagiosa e sfumata d’ironia, e per le tue tante qualità, ormai ufficiali e riconosciute.

Lì, poi, in quella nuova casetta di montagna, immersa nella natura, con l’aria pura,  un rilassante panorama intorno e non lontana dal tuo amatissimo e sospirato casolare, non potrò più scriverti, non potrò mandarti foto, commenti e note di programmi o di costume. Non potrò con te scambiare un pensiero, un parere, un ricordo (...quanto ci tenevamo e quant’ erano per noi importanti...), una colorita battuta di cazzeggio...o una semplice parola.

Né tu potrai telefonarmi, dicendo, come sempre, il tuo tipico... oh, Alfrè!... (anziché "pronto") ci facciamo una pizza… o venite a cena da me… vediamo la partita...!”

Anche questo mi mancherà di te e non riesco a farmene una ragione, ad accettarlo come fenomeno naturale.
Non posso pensare che tutto ciò non ci sarà più. E non ci voglio credere.
È troppo “innaturale”, sia pure nella cose:   è troppo per me e per il mio cuore.

Anche perché so bene, anzi ne sono certo - e tu me lo avevi confessato, pochi giorni fa - non volevi proprio “trasferirti” e speravi tanto di poter restare ancora un po’ con noi!
Come lo speravo io.
8 novembre 2012                                                           Alfredo

Poggio, Casolare 30-5-2010

L'affettatrice, Casolare di Poggio 30-5-2010
Poggio, Casolare 30-5-2010
Poggio, Casolare 30-5-2010


Cerreto L. 29-1-2011
Cerreto L. 29-1-2011




Ladispoli Sagra Carciofo 16-4-2011
Il tuo casolare, appena restaurato 2008
Ladispoli Sagra Carciofo 16-4-2011
Il tuo casolare, appena restaurato 2008
Il tuo casolare, appena restaurato 2008
Il tuo casolare - 24 aprile 2011





TRAVOLTI DALLA COMMOZIONE

Un’amica di Elena, dopo l’ultimo saluto a Mimmo, ha scritto queste belle parole per noi amici: 

“Il calore di voi amici oggi ha travolto di commozione tutti noi.
  Grazie per la testimonianza di affetto della quale ci avete reso partecipi
  
Voglio dirle:  grazie cara amica per aver condiviso affetto e commozione che, è vero, si toccava con le mani. Noi, vecchi e consolidati amici, abbiamo solo espresso in qualche modo l'amore fraterno che ci legava a Lui.

Ma tutto è effimero...e resta sospeso in una dimensione astratta, o vera solo nella nostra mente e nel nostro cuore. Tanto affetto non è servito e non serve a niente, se non a testimoniare ad altri e a se stessi la forza e l'intensità di un sentimento, certamente puro, ma completamente inutile, che non l'ha aiutato a vincere sul male.

Mi è sempre più chiaro che in questo mondo l'amore, quando c'è, viene sprecato in ogni situazione, che ci sia vicina o assai lontana.
Alla fine del film o di ogni commedia umana prevalgono sempre - nel privato, nel quotidiano e nella storia - il male, la cattiveria e la violenza coniugati in ogni forma e declinazione.
Ad esso, all'amore, resta solo una fittizia funzione consolatoria che rafforza e tiene in piedi le nostre illusioni barcollanti, in attesa di un finale già scritto nel copione.
8.11.2012                                                                                     AlfredoLaurano    
  
                                             

mercoledì 7 novembre 2012

RICORDALO COSI'


Mia cara Valentina, tu hai già letto il racconto della mia grande e lunga storia d'amicizia con Mimmo.

Ora e qui, mi piace aggiungere e ricordare anche il bellissimo rapporto, volutamente e ironicamente "equivoco" e canzonatorio, che il nostro Mimmo amava e sapeva intrattenere con te, man mano che crescevi e ti facevi donna.
Il suo proverbiale e graffiante sarcasmo e la sua vena, naturalmente comica, hanno accompagnato, sempre tutti divertendo, tante fasi della tua vita, sotto forma di commedia.
Una farsa - da voi assai bene recitata - in cui, nel gioco delle parti, il vecchio zio "scostumato e sporcaccione" e la giovanissima nipote, "disinvolta e provocante", si punzecchiavano, si "sfruculiavano" in ogni occasione, ma si volevano un gran bene, nel reciproco rispetto.

Ricordalo così. Mentre ti strizza l'occhiolino..... 
         
7 novembre 2012                                                                                                 AlfredoLaurano     
25-3-2010 Gita a Pompei, Sorrento, Caserta

Capodanno 2011 a casa tua

17-9-2010 Gita a Ferrara, Brenta, Padova e Verona
18-9-2010 Gita Brenta- Villa Malcontenta