martedì 24 gennaio 2023

LE PASTE DELLA FESTA /2608

Era il rito della domenica, un po' come quello della messa per i credenti o la passeggiata al Pincio e a Villa Borghese, per vedere il teatrino di Pulcinella o ascoltare la banda che suonava sul palchetto in mezzo agli alberi.
Non si rientrava a casa senza il brillante pacchettino della pasticceria, tenuto con due dita nel fiocchetto.
Era il simbolo della festa, del sacro giorno di riposo, da passare in famiglia coi bambini.
E a fine pranzo, dopo le lasagne, l'arrosto e l'insalata, si scartava quel magico vassoio, con la striscia di cartone messa ad arco, e si gustava il diplomatico o il bignè alla panna o al cioccolato. Un sapore autentico, un odore inebriante di freschezza, un momento di semplice felicità.
Ricordo la piccola pasticceria Callegari di via Cola di Rienzo, che non riusciva a far entrare tutti i cacciatori di crostate e pastarelle, fragranti e genuine, che profumavano di dolce quel tempo antico della festa.
22 gennaio 2023 (Alfredo Laurano)

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