giovedì 30 maggio 2013

ADDIO FRANCA!

Insieme a Dario, mi hai aiutato a crescere, a pensare, a capire, a scegliere con orgoglio e consapevolezza da che parte stare.
Con te, un' altra grande tessera del mosaico della mia vita se ne va e sottrae stabilità a ciò che resta.
Che è sempre meno!
Ciao Franca, nessuno dimenticherà le tue battaglie e la tua indomita passione!

Invito a leggere la straordinaria lettera di Franca di cinque mesi fa, pubblicato oggi sul "Fatto". Ricordi, pensieri, immagini e tanta emozione nelle sue parole. E tutto l'amore per Il caro Dario, a cui anch'io sono vicino fin dai tempi del Teatro Tenda di Piazza Mancini, dove non ho perso un solo spettacolo di quella meravigliosa coppia di artisti e di persone eccezionali e di rara umanità.
29 maggio 2013                        (Alfredo Laurano)


"Penso anche al mio funerale e qui, sorrido. Donne, tante donne, tutte quelle che ho aiutato, che mi sono state vicino, amiche e anche nemiche…vestite di rosso che cantano
 “bella ciao”. (Franca Rame)

Potevi dircelo che eri d'accordo con Don Gallo per volare insieme. Ti ha appena preceduto, con Little Tony che canterà per voi!




E' morta a Milano Franca Rame. Aveva 84 anni. Dal manifesto un enorme abbraccio a tutti coloro che l'hanno conosciuta e soprattutto all'amato Dario.

"Una soubrettona che portò il fanatismo in scena..."
Vorrei far sapere a quei miserabili di Libero e de  Il Giornale che, dopo aver definito il funerale di Don Gallo “Un pollaio e un incivile comizio di fanatici”, ancora una volta, sono affondati nella volgarità che li distingue, insieme ai tanti ignobili figuri che vomitano disprezzo e odio nei commenti.
Nel panorama di squallore e di mediocrità che ci circonda, fatto di nani, minetti e ballerine, persone come Don Gallo, Dario Fo e Franca Rame sono merce rara e preziosa.

Sono "mele moscatelle date in pasto ai porci"
.
30 maggio 2013          (Alfredo Laurano)


martedì 28 maggio 2013

DIO LO VUOLE!


Non ci posso credere!!! E' nato l'esercito di Silvio, con tanto di domanda di ammissione, di giuramento di fedeltà, di sito internet....e, non poteva mancare, di sua storia personale, con foto-biografia leggendaria...!
Ma sarà vero, sarà possibile? Fin dove arriva la megalomania del folle condottiero?

Un esercito di trentamila invasati volontari, arruolati per difendere Silvio Berlusconi dai magistrati. Non è uno scherzo. Un gruppo di persone, di ossessi posseduti dal demone di Arcore si è auto-organizzato.
Lo racconta Libero e tanti altri siti.
L'idea è di Simone Furlan, albergatore veneto di 37 anni.
"Tutti devono sapere che anche se lo condannano non lo sconfiggeranno mai politicamente. Il motivo di questa persecuzione è il non aver permesso ai comunisti andare al potere", dice nel delirio il fanatico Furlan.

Dunque, cari amici, parenti, compagni e fratelli, prima che intervenga la psichiatria di stato obbligatoria, accorrete numerosi da ogni landa, arruolatevi e partecipate alla nobile battaglia, alla Crociata contro i giudici infedeli e comunisti!
Dio lo vuole!
Io, intanto, chiedo scusa, ma devo andare un momento a vomitare....
28 maggio 2013                                               (Alfredo Laurano)

VUOTE LE PIAZZE, VUOTE LE URNE

Dopo aver disertato le piazze dei comizi di chiusura della campagna elettorale a Roma, i romani hanno anche disertato le urne. Molto di più che nel resto d’Italia, dove il dato dell’affluenza è stato del 62%. Nella capitale ha votato il 52%, quasi uno su due: ci sarà un perché!

Sembra evidente che la gente è stufa, delusa, rassegnata e incazzata.
A tre mesi dalle politiche, è successo tutto il peggio che si potesse immaginare un giorno prima.
Il centrosinistra sulla carta aveva già vinto; Berlusconi era finito; Grillo non impensieriva più di tanto. 
E che cosa si son ritrovati invece gli italiani, richiamati al voto amministrativo?
Un governo dell’inciucio che fa schifo ai suoi stessi componenti, il cavaliere sempre in sella a guidare, nell’ombra, quelle larghe intese, l’immobilismo sterile degli inesperti cinquestelle - forti di un sorprendente risultato - l’incredibile conferma di Napolitano (dopo la vergogna di non essere stati in grado di votare un nuovo presidente), la pesante frattura nel PD  dei franchi “traditori”.
Si poteva pensare che sarebbero andati ancora a votare con la bandiera dell’entusiasmo?
Meglio allo stadio per il derby, a Roma, con quelle della propria squadra.
Al vuoto, al vuoto,…dunque!

Qualche considerazione, però, sembra opportuna.
Nonostante tutto e nonostante il PD, il centro sinistra non è naufragato, anzi…
-Ha vinto al primo turno in diversi comuni come Pisa, Sondrio, Vicenza, Massa e Isernia;
-è in vantaggio in tutte le altre province, dove andrà al ballottaggio;
-a Roma, Marino stacca Alemanno di dodici punti percentuale.
E’ chiaro che il partito dell’astensione, vero vincitore della competizione elettorale, gli ha dato una forte mano, mandando in cabina i più fedeli, i più motivati, a prescindere da critiche e dissensi.

Molti, stanchi anche di protestare, hanno mollato Grillo, che continua ad abbaiare alla luna, e le sue deprimenti strategie della diaria e degli scontrini. Hanno bocciato i suoi referendum digitali per decidere anche se conviene, o no, portare l’ombrello quando piove o dove e quando parlare con qualcuno. Hanno anche punito l’arroganza e la presunzione di saccenti e spocchiosi neofiti del parlamento e la insolente reazione all’inchiesta della Gabbanelli, già idolo sul Web di tutti i militanti.

Due recenti eventi dei giorni scorsi, aiutano, a spiegare la dinamica della partecipazione popolare, quando c’è ed è voluta: la beatificazione di Don Puglisi, riconosciuto simbolo antimafia, e da questa ucciso, e l’ultimo addio, nella Genova piangente, a Don Gallo, bandiera di una sinistra verace che non abita in parlamento, nè certo nella Chiesa, ma vive nelle strade e nelle comunità.
Migliaia di persone, di famiglie, di giovani e di anziani hanno manifestato spontaneamente con calore e sentimento. Hanno espresso proprio quella voglia di esserci, quel  bisogno di testimoniare l’impegno e la passione. Anche negli infiniti commenti e nelle dichiarazioni lasciati sulla rete.
Tutto ciò significa, a mio avviso, che si sceglie di essere coinvolti quando ne vale la pena, quando si avverte il senso di responsabilità e la voglia di contare.

Guardando avanti, bisogna anche ricordare che, in queste comunali, il Movimento delle Stelle ha restituito tanti voti presi in prestito, tre mesi fa, dal partito dell’astensionismo - che aveva in qualche modo e in buona parte sgretolato - e che Ignazio Marino, candidato sindaco a Roma, non rappresenta l’attuale volto del partito in cui milita, anzi se ne è smarcato: non ha votato la fiducia al governo Letta e a Napolitano bis, ma ha votato Rodotà.
E questo può fare la differenza al ballottaggio.
Anche e soprattutto agli occhi di chi, al di là di certe dichiarazioni di rito e di coerenza vuota e parolaia, qualche distinguo con la propria testa lo fa e non pensa proprio che son tutti uguali.

28 maggio 2013
                                                                                  (Alfredo Laurano)


sabato 25 maggio 2013

L'ABBECEDARIO



Chiusa la campagna elettorale per le Comunali a Roma, coi comizi nelle piazze semivuote  -“sai com’è, c’era lo sciopero dei mezzi!”- mi rimane una domanda. Una domanda che vorrei rivolgere ai tremila fans di Silvio, ieri apparso come “Cesare Augusto” sotto il trionfale Arco di Costantino, accanto al Colosseo e ad Alemanno, ma anche a tutti gli altri che hanno affollato piazze precedenti.

Per quanto tempo ancora vi farete trattare da diligenti scolaretti che rispondono sempre “SI” alle stucchevoli domandine, ormai rituali, ridicole e stantie, che vi rivolge in ogni comizio per prendervi per il culo: “Siete pronti a vincere con noi?…Volete abolire l'Imu e pagare meno tasse?…Volete bene a mamma e papà?…“Volete vincere la lotteria?...Siiii!
Anche i bambini bravi e rispettosi, a volte, manifestano una certa insofferenza! E ti mandano affanculo!

Vi ricordate il vecchio abbecedario che ci ha insegnato a leggere qualche tempo fa?
E il libretto del Catechismo che Vi ha insegnato a credere?
Lui vi guida, vi usa, vi plagia e vi manovra con questi semplici strumenti della retorica, con queste obsolete tecniche di Comunicazione - tuttavia, a quanto pare, ancora per molti, efficaci -  e voi neanche lo capite, neanche vi vergognate!

Oh! popolo bue, servile e acquiescente, anzi… gregge mansueto, bigotto e vagente, continuate a belare le note dell’inno dei disperati… “meno male che Silvio c’è!”
Ma voi, siete sicuri di esserci?
O siete solo una rappresentazione eterea dell’essere pensante, anonimi spettatori del  monologo teatrale di un penoso commediante da periferia?

25 maggio 2013                                                              (Alfredo Laurano)



giovedì 23 maggio 2013

IL LENZUOLINO BLU


Altra occasione per non rinunciare ad essere ridicoli, agli occhi del mondo.
Gli elettori romani, domenica e lunedi prossimi, si ritroveranno fra le mani una “schedina” azzurra lunga “soli” 117 centimetri. Un metro e diciassette! E’ lo spazio necessario per ospitare 19 nomi di aspiranti sindaco e 40 liste.
E’ la conferma che il tasso di disoccupazione continua a salire: c’è proprio un sacco di gente in cerca di lavoro e di poltrone!

Tornando alla super-scheda elettorale (poveri alberi e foreste! Tra l’altro, ho scoperto proprio ieri che anche tutti gli atti parlamentari vengono tuttora stampati  su tonnellate di carta e archiviati in un mega magazzino, alle porte di Roma), mi domando, pensando soprattutto a tanti anziani o a chi ha problemi di manualità, come si farà ad aprirla, leggerla tutta - ammesso che taluno voglia farlo - stenderla sul ripiano della cabina, trovare i nomi nei riquadri, votarla e ripiegarla. Ci vorranno lunghissimi minuti…se non ore!

Qualcuno magari dovrà prendere mezza giornata di ferie o di permesso, se lavora.
Anche perché occorre tempo per cercare, riflettere e decidere fra Militia Chirsti, Grilli Parlanti, La Zampa Animalisti, Dimezziamo lo stipendio ai Politici, No alla chiusura di ospedali, Roma Risorge, Cantiere Italia….La scelta è veramente difficile e imbarazzante: va fatta con criterio e oculatezza!

Queste elezioni del 26 e 27 maggio per il rinnovo dell’amministrazione di Roma Capitale saranno quindi una sfida decisamente affollata. 
Oltre ai 19 candidati sindaco, ci sono infatti gli aspiranti consiglieri: sono addirittura 1.635.  La più giovane, Soraya Roselli, ha compiuto 18 anni il 5 marzo scorso e corre con la lista “Pli Liberiamo Roma”. La più anziana, Natalina Gori, 93 anni, è candidata con “Pensioni e dignità”.

I 1.635 si distribuiscono nelle 40 liste, ufficializzate dagli uffici elettorali del Comune, che sostengono i 19 candidati sindaco in corsa per il Campidoglio.
Però, lo devo dire….quanto mi manca Cicciolina!
23 maggio 2013                                                    (Alfredo Laurano)


ADDIO "PRETE DI STRADA"

Titolo straordinario come solo Il Manifesto sa e poteva fare


ADDIO "PRETE DI STRADA", da sempre al fianco dei più deboli, degli emarginati, degli 'ultimi'. Prete, rivoluzionario, comunista, anarchico, no global, irriducibile dei “movimenti”.

Hai vissuto e operato secondo il Vangelo. Per moltissimi sei stato un santo in terra, ma la Chiesa e le gerarchie non lo riconosceranno mai! Anche se ne hai rappresentato, loro malgrado, la faccia pulita, onesta e veramente cristiana.

22 maggio 2013                              (Alfredo Laurano)




Con don Gallo se ne va un pezzo di storia di umanità, solidarietà e difesa dei diritti sociali e civili di questo Paese. Ho sempre condiviso le battaglie e lo spirito con cui il religioso ligure ha lavorato tutta la vita per difendere gli ultimi. Un impegno costante e convinto, che ha rappresentato anche uno stimolo per tutta la sinistra italiana. Il suo operato camminerà ancora per le vie della sua Genova, fra le migliaia di persone che ha aiutato e sostenuto. È questa la Chiesa che mi piace, quella per gli invisibili e i dimenticati. Ciao don Gallo!

                                 (Gemma Azuni)

Il pensiero, le parole e la testimonianza di un altro grande prete rivoluzionario "dal cuore laico", di Genova.
"Non piango la morte di don Gallo, piango per la gioia di essere stato considerato degno di averlo avuto come amico e padre.
Ciao, Partigiano, aiutami a essere sempre più vero e sempre più coerente come mi hai insegnato con il tuo esempio e la tua dedizione di prete da marciapiede. Ti vedo in cielo attorniato dai poveri e dalle prostitute, sì quelle che ci precedono nel Regno di Dio". Paolo Farinella, prete.
Bravo Don Paolo!                                                                           (Alfredo Laurano)

mercoledì 22 maggio 2013

DON GALLO, TIENI DURO

Piccolo uomo con un grande cuore, sei un esempio e una speranza di pulizia, di onestà e di solidarietà. 
Una voce libera e coraggiosa nell'apparato della Chiesa.
FORZA DON, in tanti ti vogliamo bene!
 


22 maggio 2013                    Alfredo Laurano

CUPIO DISSOLVI



E’ come se non potesse farne a meno. Afflitto da masochismo e autolesionismo, si compiace di soffrire.
Si chiama “cupio dissolvi”:  desiderio di operare il disfacimento di sé stessi e quindi anche quello di annullarsi, di auto-distruggersi.
E’ la sindrome che, da tempo, o da sempre, affligge il PD.

 Il disegno di legge Finocchiaro-Zanda, che impedirebbe ai movimenti senza personalità giuridica e senza statuto di partecipare alle elezioni, dimostra tutta l’intelligenza politica, la sottile capacità strategica e lo spiccato senso di convenienza della dirigenza del Partito democratico.
Un ddl 'anti-Grillo' che porterebbe solo acqua al suo mulino e che dà, fin da subito, un ulteriore colpo al costante sfinimento del PD, visto che la base è distante anni luce da questi burocrati inadeguati e senza cervello.
Furbizia e lungimiranza che non manca di essere apprezzata e condivisa.

Questa bella pensata, infatti, è quasi contemporanea al disegno di legge targato PDL – pensando a Dell’Utri - che prevede una modifica del codice penale per rendere più miti le pene relative al concorso esterno in associazione mafiosa: una riduzione che, in particolare, dimezzerebbe gli anni di carcere dagli attuali dodici anni a un massimo di cinque.


Singolare che, proprio in questi giorni, ricorra l'anniversario (21 anni) della strage di Capaci (Falcone) e, fra un po', quella di Via D'Amelio (Borsellino)..... Tanto per sottolineare e ricordare quegli eventi tragici con la dovuta commozione popolare, di rito, e la disinvolta ipocrisia dello Stato.

Secondo Schifani, la proposta, presentata a titolo personale dal sen.Compagna, sarà prontamente ritirata....per la vergogna!
 
Due magnifiche idee, due seducenti proposte, due perle di saggezza - appena, appena inopportune - in un momento di assoluta opulenza per il paese. Se ne sentiva proprio il bisogno.
E non potevano non venire da chi spartisce, con fatica e sacrificio, il martirio del governo!

22 maggio 2013                               (Alfredo Laurano)


A ROMA SI VOTA. C'è anche Francesco!

Se alle prossime Elezioni Comunali di Roma del 26 e 27 maggio qualche amico voterà Movimento Cinque Stelle, mi permetto di segnalare il giovane Francesco Silvestri, che ho praticamente visto nascere.
E’ un giovane in gamba, onesto, pulito, pieno di iniziative e di buona volontà, in assoluta buona fede.
Merita sostegno e fiducia.
Ricordo che si può esprimere anche un voto disgiunto: votare per un sindaco e per una lista ad esso non collegata, esprimendo una o due preferenze.     
21 maggio 2013                                       (Alfredo Laurano)





MEMORANDUM  -   26 e 27 maggio 2013 ELEZIONI COMUNALI  ROMA


COME SI VOTA: Il sistema elettorale cambia a seconda del numero di abitanti del Comune. Con più di 15.000 abitanti c’è un sistema maggioritario a doppio turno con premio di maggioranza.
La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato.

L’elettore può votare:
Ø  per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato;
Ø  per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco;
Ø  per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata;
Ø  per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (cd. “voto disgiunto“).

NOVITA’  - L’elettore potrà altresì manifestare non più di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale, scrivendo, nelle apposite righe stampate sotto ogni contrassegno di lista, i nominativi (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) dei candidati preferiti appartenenti alla lista prescelta, avendo però presente che, nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

 




martedì 21 maggio 2013

BIZZE E CAPRICCI

Mi è capitato tra le mani un giornaletto di programmi Tv e curiosità varie che mi ha permesso di scoprire che qualcuno, in questo avariato mondo (si dovrebbe dire variegato, lo so), si può permettere qualche curioso capriccietto, qualche originale stravaganza. Al confronto, le piccole manie di noi gente comune – bizzarre abitudini,  gusti alimentari, vizietti estetici o formali – sono a dir poco ridicoli e inconistenti.
Esistono ben altre storie di straordinaria perversione quotidiana.

Jennifer Lopez, per esempio, ha fatto chiudere un intero centro commerciale per poter fare shopping in totale tranquillità.
Leonardo Di Caprio, insoddisfatto dei lussuosi hotel del mondo, ha acquistato un’isoletta ai Caraibi per costruirci un albergo tutto suo.
Da buon salutista, il rapper americano Eminem pretende per contratto che il suo camerino sia sempre rifornito di spremute e verdure fresche.

Una tale Mariah Carey, per tutelare la sua privacy durante un viaggio, ha affittato un intero piano del Dorchester Hotel di Londra alla modica somma di 200 mila euro, con annessa pretesa che la temperatura ambiente fosse sempre di 24 gradi.

Ho dimenticato di precisare che la stragrande maggioranza dei personaggi citati, anche se sicuramente di chiara fama e di valore, sono a me del tutto sconosciuti e ignoti, e me ne dolgo. Qualcuno l’ho sentito nominare o visto al cinema o sui media, ma non so chi sia, che meriti abbia o quale nobel abbia conquistato e, soprattutto, non occupa alcun posto nel pur generoso listino dei miei interessi. Come dire: “non me ne po’ frega de meno”!

So, comunque, che esistono in natura, allo stato libero: ricchi, spietati ed arroganti. All’apparenza, mangiano, respirano e si riproducono come gli altri umani.
So anche che sono molto apprezzati ed invidiati da un popolo di curiosi deliranti, da tanti fanatici del pane e gossip quotidiano - soprattutto nei salotti bene e nelle sale di coiffeur - e da maniaci voyeur del pettegolezzo e dell’ inverosimile.
Quanti sono gli estimatori del potere altrui, della ricchezza altrui, dei privilegi altrui?
Per molti, la condizione di divo (dal latino divus = divino) è uno stato di fatto, un diritto sociale innato o acquisito per merito o per caso. E’ così e basta.
Non esiste e non si pone il problema dell’etica, del giusto, del biasimo, della condanna, della riprovazione. Chi può comprare tutto, permettersi ogni audace follia, ogni ridicola stramberia, ogni esclusivo beneficio merita anche rispetto e sconfinata ammirazione. 
Come dire, tra le pieghe della rassegnazione, più di qualcuno subisce il fascino della celebrità, che nasce dalla latente invidia di “chi vuole ma non può”. 
Non per cantare la solita canzone “mononota”, ma quanti italiani, per esempio, venerano  Berlusconi solo perché straripa di soldi, di potere e di mignotte? E lo votano per questo da vent’anni?

Proseguendo nel racconto delle bizze più incredibili di alcune star dei nostri giorni, l’ereditiera Paris Hilton, in bilico fra l’eccentrico e lo squilibrio mentale, conserva in frigorifero alcune collezioni delle sue griffatissime borse. Qualche “ricca” pensionata italiana, invece, in bilico fra la miseria e la vergogna della società, protegge al fresco la sua preziosa raccolta di due petti di pollo, una mela e un ciuffo d’insalata, magari trovata nei residui di mercato o sottratti, come accaduto in questi giorni, senza pagare alla cassa del discount. 
E, sempre per la cronaca, altri due poveri disperati in Liguria e in Calabria si sono autoincendiati per altri tipi di capricci: avevano perso il lavoro o la casa pignorata o il denaro per campare. Ognuno ha i suoi problemi.

Non dobbiamo infatti dimenticare quelli dell’invasata Lady Gaga – ancora oggi, non so proprio perché esista – che porta con se un entourage di circa 150 persone: tecnici della comunicazione, medici, parrucchieri, estetiste, esperti della cura del corpo. E, perfino, una spiritista. 
Pretende di trovare in camerino una lista di cibi – tra cui uno speciale formaggio inodore servito su un letto di ghiaccio – un set di asciugamani coordinati color lavanda, una spugna vegetale, un salottino di pelle bianca, candele e vino…

Rihanna preannuncia il suo arrivo negli hotel per dar tempo al personale di ricoprire divani e poltrone con rivestimenti leopardati. La black lady Mary J. Blige, cantante, autrice e produttrice di musica soul, pretende toilettes d’hotel nuove per timore di malattie, mentre Beyoncè vieta ai ballerini dei suoi concerti di guardarla dritto negli occhi. E nessuna si da fuoco!

Io, invece, vorrei poter  guardare “dritto negli occhi” i tanti rappresentati di questa speciale razza, posticcia e artificale, inventata e costruita nel laboratorio della fiction dai premurosi chirurghi estetici dell’esibizionismo. Mi piacerebbe osservare da vicino questi inauditi comportamenti “contro logica e natura”, concepiti da menti perverse che investono nel mercato dell’ipocrisia e della speculazione.

Potrebbe essere educativo e sorprendente scoprire che tutto ciò non solo è vero, ma  è in sintonia con la natura e i limiti degli altri esseri viventi. Anche se avviene sotto il segno in un alterato equilibrio psicofisico o dovuto al massiccio uso di sostanze tossiche e psicotrope.
Là, dove tutto accade e tutto, pare, sia possibile e dovuto. 
In mondovisione, su “Kazzenger”, ai confini dell’indecenza!

20 maggio 2013                                                 (Alfredo Laurano)