Una domanda facile
facile: chi fra i tanti maghi, veggenti, fattucchiere, taroccari e ciarlatani
vari, che affollano riviste, talk e palinsesti televisivi, aveva previsto la
pandemia da Coronavirus? A quanto pare, proprio nessuno. Come sempre.
Possibile che in
questo folto esercito di paragnosti e sensitivi che pullulano nell’etere
mediatico, che viaggiano sicuri nel variegato mondo del Paranormale - del tutto estraneo alle normali leggi psicofisiche,
ma sensibile solo a quello delle percezioni extrasensoriali - non ci sia
nemmeno uno straccetto di profeta, casareccio o fai da te, capace di riempire
la casella” salute e mali di stagione”?
Stelle, tarocchi e
cartomanti, a capodanno, non avevano letto alcuna cosa di questo genere.
L’astrologia, che pretende di essere scienza, non aveva predetto nulla di tutto
ciò, nemmeno oscillando il pendolino. Solo amori e tradimenti, calcio e
scudetto, fortuna e delusioni. Di contagi, epidemie, stragi e quarantene, città
e scuole chiuse, blocco di ogni attività pubblica - compreso il campionato - e
isolamento per miliardi di persone in tutto il modo, neanche l’ombra da
lontano. Anzi nel futuro delle profezie di oracoli e apprezzatissimi indovini.
Ovviamente, meno il
solito Nostradamus che ci azzecca sempre ed è buono per tutte le stagioni, per
tutte le disgrazie e catastrofi del mondo.
Secondo i teorici del complotto, una delle sue quartine,
potrebbe essere un riferimento al Coronavirus. Il passaggio riporta: “La grande peste nella città marittima non cesserà
prima che morte sarà vendicata del giusto sangue…”
La provincia di Hubei, però, si trova in una parte della
Cina che non ha sbocchi sul mare, quindi è improbabile che Wuhan, primo
focolaio del nuovo virus, possa essere la “città marittima” menzionata da
Nostradamus. La malattia, tuttavia, è stata rintracciata in un mercato del
pesce, che potrebbe essere un libero collegamento alla quartina stessa.
Ma ci vuole davvero molta, molta fantasia per trovare il
lontano nesso.
Siamo e ci muoviamo tra miti popolari, che eludono e non
svelano la scienza e la vera Storia, dietro i quali le previsioni di
Nostradamus vengono grossolanamente distorte, tradotte ambiguamente, sfruttate
e creativamente interpretate.
Richiedono un grande senno “del poi” per essere collegate
agli eventi che accadono nel mondo, raccontati come un apologo, una favola
allegorica o una fiction di successo. Un carico molto più grande di tutto ciò
che Michel de Nostredame abbia mai realmente scritto nel 1500.
Per tornare ad oggi
e alle mancate previsioni di veggenti autodidatti, non si può ignorare la
singolare tesi che arriva da Radio Maria, l'emittente cattolica con share
altissimi a livello nazionale. Nelle sue seguitissime prediche, padre Livio
Fanzaga, un ultrà della fede che solitamente interpreta messaggi sovrannaturali
della Madonna di Medjugorje sostiene che “la
pandemia che si è abbattuta sulla umanità è una delle piaghe inviate da Dio
sugli uomini per convertirli”.
Come quelle raccontate dal Manzoni, nel 1600, o la peste
nera immortalata da Boccaccio nell'alto Medio Evo, o la Spagnola che fece una
ecatombe di morti cento anni fa.
Tutti segni, simbolicamente accostati, secondo padre Livio,
per convertire l'umanità alla fede e al ritorno del sacro.
Così la raccontano gli ormai ricchi veggenti-imprenditori
locali e, sicuramente, Paolo Brosio, in uno dei periodici messaggi, che
ricevono in quel di Medjugorje dalla vergine-postina.
Ma Othelma, Branco e Paolo Fox che ne penseranno?
Cominceranno a sentirsi dei falliti emarginati?
30 marzo 2020 (Alfredo Laurano)