lunedì 2 gennaio 2023

LA GUERRA È INIZIATA. LA RUSSIA INVADE L’UCRAINA /2458


Allora era tutto vero.
L’allerta degli Usa che annunciavano da alcuni giorni l’imminente attacco russo all’Ucraina era disgraziatamente vero.
C'è chi non ci credeva. Una guerra in Europa nel Terzo millennio: improbabile, quasi impossibile.
Ora ci sono già tanti morti. Si teme un bagno di sangue. Le solite vittime innocenti, inermi, che avrebbero voluto vivere in pace con gli altri, con tutti, anche se hanno una bandiera diversa. Ai potenti non interessa dei deboli che soccombono. Non si ferma la strage degli innocenti. Dopo le sofferenze causate dalla pandemia, arrivano i lutti di un conflitto che non sappiamo come possa degenerare.

L’invasione è iniziata questa notte, dopo il discorso di Putin alla nazione, registrato – sembra – tre giorni fa.
Kiev è sotto attacco. Il centro della città è deserto. Alle 7 del mattino le uniche persone che si vedono in giro sono quelle che cercano di andare via dalla capitale.
Valigie in mano e passo svelto, l’esodo dalla città è iniziato all’alba e le code di auto nei luoghi di possibile fuga sono lunghissime, così come per fare benzina. A Kiev da questa mattina è quasi impossibile trovare un taxi.
Alle 7:15 le sirene d’allarme iniziano a suonare. Il rischio di un bombardamento della capitale è al momento alto e civili e giornalisti vengono fatti spostare in degli improvvisati “bunker” degli hotel e sparsi nelle varie città. Alle 4 di mattina gli abitanti di Kiev sono stati svegliati dai colpi esplosi dall’artiglieria russa che ha iniziato ad attaccare i territori attorno alla capitale ucraina, prendendo di mira in particolare l’aeroporto civile internazionale, punto strategico per isolare, di fatto, l’intero paese. Secondo fonti americane l’operazione all’aeroporto potrebbe essere stata condotta anche dai reparti speciali anfibi, arrivati tramite il bacino d’acqua del fiume Nipro che collega la Bielorussia con Kiev.

La morsa di Putin si è stretta anche a sud, est e ovest, dove l’artiglieria in poche ore ha “neutralizzato” la contraerea di Kiev, attaccando in particolare Odessa, dove è riuscita a chiudere lo spazio marittimo alle navi occidentali, isolando ancora di più l’Ucraina. L’Occidente, dal canto suo, continua a parlare di sanzioni, mentre un intervento militare diretto a sostegno di Kiev è per il momento escluso, naturalmente salvo un “incidente” – non così impossibile – nel Mar Nero tra navi russe e quelle della Nato, schierate in acque internazionali. In questo scenario, l’ipotesi più plausibile è che l’esercito giallo-blu capitoli città dopo città, vista la sproporzione delle forze in campo tra Russia e Ucraina (Fonte MicroMga).

A questo punto l’Ucraina ha poche possibilità di difendersi e se la Russia dovesse decidere di voler prendere il controllo del territorio potrebbe farlo in poco tempo.
Più realisticamente, però, dopo aver messo in ginocchio l’esercito ucraino Putin chiederà di sedersi al tavolo delle trattative, questa volta con una posizione di maggiore forza, per ottenere la demilitarizzazione di Kiev e la certezza che anche in futuro non possa entrare nella Nato.
“Non siamo ancora usciti da una pandemia e iniziamo una nuova guerra. Ma siamo matti?". Questo il semplice messaggio dell'ex portiere del Real Madrid Iker Casillas, che tutta Europa condivide.
Per la prima volta da oltre due anni, la tematica del Covid è stata messa da parte e superata negli ultimi giorni dal conflitto che non riguarda soltanto Russia e Ucraina, ma tiene tutti noi con il fiato sospeso. C’è chi ha evocato il rischio di una terza guerra mondiale.
Continuiamo a ritenerla impossibile. Continuiamo a pensare che l'umanità non sarà così folle da caderci un'altra volta.
Perché la guerra è una pazzia, è irragionevole. È demoniaca.
24 febbraio 2022 (Alfredo Laurano)

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