martedì 10 marzo 2020

PUPAZZI BLU


Ieri, in Francia, 3500 persone (adulte, anagraficamente) vestite da Puffi, hanno sfidato l'epidemia, al grido di battaglia: "Pufferemo il virus".
E i social insorgono. Come tutte le persone di buon senso.
Questa massa di idioti, fan dei pupazzetti di fantasia - ideati dal disegnatore belga Pejo - si son dati appuntamento al raduno dei raduni, che voleva essere l'evento di questo tipo con la maggiore partecipazione di sempre, dedicato ai piccoli omini colorati.
Ed erano tutti truccati appunto come i loro amati Puffi, nel blu dipinto di blu, con calzari e cappello bianco.

E questo nonostante la Francia sia, dopo l'Italia, il paese d'Europa più colpito dal coronavirus, sebbene con numeri sensibilmente inferiori: i contagi da coronavirus hanno raggiunto circa 1200 casi. Il Consiglio per la sicurezza nazionale aveva deciso, nella notte, di attuare tutte le misure necessarie per rallentare la diffusione del virus, compreso vietare i raduni.
Ma, purtroppo, anche i cretini hanno una passione.
Questi pupazzi blu non si sono mostrati particolarmente preoccupati dal rischio di contagio di massa cui andavano incontro. Anzi, qualcuno, ovviamente tutto blu e col cappello stretto in mano, con tranquillità ha affermato: “Per noi è più importante battere questo record. Il coronavirus non è poi così grave”.

Chissà se un giorno questi fantocci colorati parteciperanno al Convegno Mondiale della Stupidità? Forse no, perché la stupidità è tutti i giorni, è uno stato naturale, una forza potente e spontanea, del resto contagiosa, come un virus.
Sul web una valanga di insulti, mentre la città di Laderneau non è ancora zona rossa, ma, per un giorno, è stata decisamente blu. Esattamente blu vergogna.
10 marzo 2020 (Alfredo Laurano)

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