In parallelo con la drammatica pandemia, che colpisce il
mondo, dilaga e cresce una preoccupante ondata di fake news, che alimentano
false convinzioni e stupide credenze. Nascono e si moltiplicano sul Web siti
farlocchi e fraudolenti che mirano a sorprendere, a catturare la buona fede
altrui, a imbrogliare e sbalordire utenti e spettatori, soprattutto nei momenti
più drammatici e paurosi - come questo - che di fatto predispongono a una
maggiore fiducia e favoriscono l’ingenuità e la credulità. In uno stato di
emergenza collettiva, è oltremodo facile approfittare, vergognosamente,
dell’allentamento delle resistenze psicologiche e del naturale abbassamento
delle difese culturali di ciascuno.
Ne parlavo pochi giorni fa.
Proliferano sui Social e su WhatsApp post e video che
inseguono e teorizzano vaghe storie di complottismo e dietrologia, che
formulano le ipotesi più assurde e oscure che si possano concepire, che
riportano notizie false, o all’apparenza verosimili, ingannevoli e illusorie,
che puntano su una emotività fragile e ferita e sulla reazione altalenante di
persone provate e spaventate e, pertanto, pronte a credere ad ogni leggenda, più
o meno metropolitana, ad ogni baggianata.
E’ la stessa condizione di debolezza psicologica che spinge
molta gente a credere a maghi, veggenti, fattucchiere, taroccari e ciarlatani
vari, pur di avere una qualsiasi risposta o un riferimento alle proprie angosce
esistenziali. Pane, amore, astrologia e, soprattutto, tanta primitiva e
distorta fantasia.
Le bufale, meglio note come fake news, sono assai
pericolose perché inducono le persone più culturalmente indifese e facilmente
influenzabili, a comportamenti socialmente sbagliati, perché suscitano
ulteriori paure ingiustificate, perché aumentano la sfiducia nei confronti
delle norme e delle Istituzioni, perché istigano alla disobbedienza, al Far
West e al menefreghismo. Anche da un punto di vista civico e morale
Tutto questo è reato, è abuso della credulità popolare, che
viene scarsamente indagato in tempo di pace, ma deve essere ampiamente
perseguito in tempo di guerra, perché in questo momento fa la differenza tra la
vita e la morte.
Diffondere false notizie, false speranze, false paure per
vendere i propri libri o i propri prodotti è folle e criminale e la
magistratura dovrebbe cominciare a colpire e punire con rigore.
Guardate questo video, un vero festival della fregnaccia
rozza e universale, fra sedicenti medici e infermieri, che sparano cazzate, che
sparano cazzate; fra cure a base di aglio, di vitamina C, di bevande calde; tra
farmaci miracolosi o carri armati ed elicotteri disinfestanti. E dove lui, il
Coronavirus in persona, creato in laboratorio, ci parla con voce suadente, ci
ammonisce, ci fa la predica e condanna a morte l’umanità per i suoi errori: “non sono un nemico, sono un mero
messaggero, sono un alleato. Sono la forza che riporterà l’equilibrio.
Fermatevi, tacete”. Ipse dixit.
29 marzo 2020 (Alfredo Laurano)
https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/quartogrado/coronavirus-le-fake-news_F310146901012C19?fbclid=IwAR0Q3sKmZMOWTWN0EYlZhOsnph-iIeHyDiJ_IpUV4u4t7Ul_P5a5wAsTlu4
https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/quartogrado/coronavirus-le-fake-news_F310146901012C19?fbclid=IwAR0Q3sKmZMOWTWN0EYlZhOsnph-iIeHyDiJ_IpUV4u4t7Ul_P5a5wAsTlu4
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