domenica 22 marzo 2020

FINALMENTE, ERA ORA /1991


Roberto Burioni e altri scienziati denunciano Vittorio Sgarbi.
“Tutti voi sapevate che non c’è nessun pericolo, di nessun tipo, anche voi che state a Codogno, che debba cambiare la vostra vita. Andando in giro non ti capita un c…”.
Così diceva Vittorio Sgarbi in un video pubblicato (e poi cancellato) sulla sua pagina Facebook e sul canale YouTube, sostenendo a torto che il coronavirus sia “un’influenza”.
“Chi cazzo è Burioni? Chi cazzo è Pregliasco?”, urlava il folle Sgarbi,“non credo a questa gente. Questo è il virus del buco del culo, uscite, non vi fate coglionare, andate a Codogno".
Il video in questione aveva assunto peraltro una dimensione virale.

Parole forti, per le quali ora l’associazione Patto Trasversale per la Scienza, fondata proprio da Roberto Burioni e Guido Silvestri, ha presentato un esposto penale “per le gravi affermazioni fatte nel video del 9 marzo, nel quale Sgarbi ha manifestato dubbi sulla pericolosità del virus e sulle modalità del contagio, diffuso notizie false rispetto alla prevenzione e ridicolizzato le misure di contenimento adottate dal Governo”.
Secondo Pier Luigi Lopalco, presidente del Pts: “A prescindere dai risvolti giudiziari, chi in questo momento ha a disposizione una platea importante di pubblico in qualità di influencer ha anche doveri e obblighi morali di responsabilità nei confronti del Paese. È da irresponsabili diffondere proclami che incitino ad abbassare la guardia verso un’infezione così pericolosa”.
“Il contenuto del video, ma anche degli altri pubblicati da Sgarbi non può infatti – sostengono gli scienziati – essere derubricato a mera iperbole provocatoria, o una semplice espressione del libero pensiero tutelato dall’art. 21 della Costituzione Italiana, posto che la libertà di espressione incontra dei limiti nella legge laddove costituiscano illecito civile o penale.

Né tali espressioni sono riconducibili all’art. 68/1 della Costituzione, posto che tale video non rappresenta alcun esercizio delle funzioni di parlamentare. Disconoscere la tragedia che si consuma oggi negli Ospedali italiani, la pericolosità della malattia e il problema della diffusione del contagio, esortando gli italiani a violare provvedimenti governativi non rientra nelle facoltà di un Parlamentare e tali affermazioni travalicano ogni confine dell’esercizio delle funzioni parlamentari".
Ora isolatelo, fategli un Tso, mettetegli una camicia di forza e una museruola o sbattetelo in galera o in quarantena a vita.
Non vogliamo più vederlo delirare e ragliare in TV.
17 marzo 2020 (Alfredo Laurano)

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