lunedì 29 febbraio 2016

IL PAPA EMERITO, TRE ANNI DOPO

Sono passati esattamente tre anni dalle dimissioni Di Benedetto XVI, ma nulla di nuovo e di ufficiale è trapelato. Le ragioni dell'abbandono, oggi è chiaro, non furono comunque per motivi di salute.
Secondo alcuni esperti di Vaticano, aveva già deciso di lasciare il Pontificato nel marzo 2012, dopo un viaggio in Messico, dove aveva scoperto un significativo rapporto elaborato da alcuni cardinali.
In quel documento erano riassunti gli abissi nei quali era caduta la Chiesa: corruzione, finanze occulte, guerre fratricide per il potere, furti di documenti segreti, lotte tra fazioni e riciclaggio di denaro.
Il Vaticano raccontato, quindi, come labirinto di corruzione molto lontano dal Cielo e molto vicino ai peccati terreni. Senza limiti, né morale, dove la Curia, assetata di potere, fomenta le illazioni e i tradimenti, per mantenere prerogative e privilegi finanziari, come rivelato da Watileaks 1 e 2.
Più che motivi teologici, sono quindi i soldi e i conti occulti della banca del Vaticano, lo IOR, che sembrano comporre la trama delle dimissioni inedite di Benedetto XVI, maturate in un nido di vipere, di corvi, pedofili e di ladri assetati di potere e capaci di tutto pur di difendere le proprie fazioni.
E’ questa la terribile immagine di decomposizione morale lasciata dalla gerarchia cattolica.

Forse, non a caso, quando Ratzinger venne eletto Papa, pronunciò un discorso che - interpretato oggi - denunciava in maniera velata, le macchinazioni che stavano dietro la sua elezione: "Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi".
Quei lupi della Curia, contro cui dopo appena otto anni di pontificato non aveva più le forze di lottare.
Serviva, allora, un papa più forte e determinato nella lotta?
Anche Francesco chiede a tutti e sempre di pregare per lui. Qualcosa significherà!
28 Febbraio 2016 (Alfredo Laurano)

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