venerdì 5 febbraio 2016

GRATTA E VINCI ALLA PARROCCHIA VATICANA

Se n’è inventata un’altra, anzi - non lo sapevo ancora -  siamo già alla terza edizione: la lotteria a favore dei profughi e dei senzatetto.
Dopo i bagni, il servizio di barbiere, l’invito alla Cappella Sistina, i pranzi di Natale, il ricovero per la partoriente in strada e tanto altro, Francesco continua a stupire la gente, a spiazzare una Curia tradizionalmente immobile, a sconvolgere riti e cerimoniali.

Quanti regali, anche molto particolari, riceve in qualità di papa, nel corso delle continue udienze, negli incontri ufficiali o nei suoi viaggi in tanti paesi del mondo?
Dalla pizza a forma di cuore, al crocifisso con la falce e martello donato dal presidente boliviano Morales; alle bottiglie di olio e di vino, ai libri antichi; dai palloni e magliette di importanti calciatori, ai dipinti e argenti preziosi; dai tappeti, agli orologi; dal pane a forma del continente africano, a una mitra fatta di pelle di pecora, per poter esser sempre un "vescovo con l'odore delle pecore", offerta al Papa, a Nairobi, dal missionario e vescovo di origine italiana che regge la diocesi keniana di Malacar.

E che ci faccio con tutta questa roba, anche preziosa? - si sarà chiesto l’umanissimo Bergoglio, come un qualsiasi cittadino dotato di buon senso e di praticità. Non la posso usare, non la posso indossare, non la posso conservare nell’armadietto personale o nella soffitta dei ricordi. Quindi, va sprecata, dimenticata. Perché non riciclarla e permettere a qualcuno di utilizzarla e ad altri di averne un piccolo vantaggio?
E allora, come fanno spesso le piccole parrocchie di quartiere e di paese, mettiamo tutto in palio nella lotteria di beneficienza, con biglietti a dieci euro, venduti presso la farmacia vaticana, gli spacci annonari e i bookshop dei Musei Vaticani.
Doni che gli sono stati fatti, quindi, e che ha voluto ridonare, con un valore aggiunto a quello originale. Benedizione compresa.
Tutto il ricavato, come già detto, a favore dei profughi e dei senzatetto.

L’estrazione ha avuto luogo in questi giorni e molti, immagino, saranno soddisfatti. Soprattutto, chi ha vinto la Ypsilon, o il Rolex, o la bicicletta.
Acquistare o donare un biglietto è stato un piccolo, ma concreto gesto per far circolare e condividere una semplice forma di solidarietà, cui Francesco ci sta semplicemente abituando.
 5 febbraio 2016 (Alfredo Laurano)


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