mercoledì 11 luglio 2012

LEGGEREZZA


Trovo naturale cercare sempre la profondità in tutto ciò che facciamo, che ci circonda e che tocca i nostri sensi. 
Un pensiero, un incontro, una persona, un’opera d’arte, una storia: non si può comprendere molto osservando con  superficialità solo quel che appare in ogni circostanza. 
Sarà solo un pregiudizio, un'impressione che non impegna la coscienza e che crea un alibi all’indifferenza nei confronti dei mali del mondo. 
Giudicare dalle apparenze ci regala una certa leggerezza (insostenibile la definiva Kundera) e ci solleva da ogni responsabilità nei confronti  degli altri e di tutto, ma spreca e rende inutile la nostra intelligenza nelle scelte personali, sentimentali, politiche e sociali. 
Capire è un obbligo che giustifica l’esistenza e ci permette di distinguere sempre (…anche fra due briciole di pane, come diceva sempre M. Kundera) e di schierarci, quasi sempre…. purtroppo... dalla parte del torto!

Alfredo Laurano              11 luglio 2012

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