domenica 8 luglio 2012

DONNE E MUTANDE 13 febbraio 2011




Che siano proprio le donne a dargli la spallata finale? Sarebbe la più giusta e anche la più logica e naturale applicazione della legge del contrappasso, nell’anticipo di Inferno, sulla terra, del libidinoso presidente.
Pur sempre donne, come quelle che ha sempre ignorato come persone (..più bella che intelligente), ma semplicemente usato, in affitto o in comodato, e poi adeguatamente ricompensato con denaro, gioielli, case, cariche politiche, seggi e candidature, cinema e TV. Una pletora di donne, in un cast di livello internazionale e interrazziale, da compagnia, da funzione decorativa; come quadri, arredi, lusso ed eleganza, nelle sue ville, nei suoi salotti, nelle sue location pubbliche e private. La bellezza e l’avvenenza, nonché la giovinezza (carne fresca, per dirla alla Zanicchi) per rivitalizzare l’uomo stanco e vecchio che si spende per il Paese e per il bene comune  per quasi tutto il giorno. Strumenti animati di piacere, di gioco, di divertimento, di giusto rilassamento.
Ma qualcosa è cambiato. Le altre non ci stanno, non vogliono esser comprate, prestate o noleggiate, o accompagnate da Fede e Lele Mora. Non vogliono borse ed abiti firmati, non stanno in fila a quel cancello per fare bunga-bunga nell’Arcore bordello. Stanno al lavoro, in fabbrica o al negozio, a studio e negli uffici, nelle scuole, nei mercati e nelle strade. E, oggi, in piazza e in tante piazze unite!!
Il regime sta crollando nonostante le ultime trovate.  Tutti in scena al Del Verme,per salvare la faccia, il posto e la poltrona. Torna in campo pure il grasso consigliori, a fianco ai soliti scudieri, mezze figure e squallidi lacchè. Con la sua nuova, brillante strategia delle mutande, appese a un filo come gli stessi figuranti.
E’ il vecchio circo dei numeri abusati, con clown devoti e le mutande in faccia, in un teatro dal nome indovinato ma che, al plurale renderebbe meglio. 
13.2.2011                                                                                                                                                                                                                        AlfredoLaurano  



                                               

Nessun commento:

Posta un commento