domenica 15 luglio 2012

"ARIECCOLO"

Sembra un secolo! Eppure son passati solo sette mesi da quando nelle piazze italiane si è festeggiata la nuova Liberazione! 
Milioni di cittadini con bandiere, fischietti, cartelli e trombette avevano sancito l’epilogo di un incubo terribile che sembrava non dovesse mai finire, di una volgare truffa politica - da tutti subita ma da molti cercata - di un bluff palese e pacchiano, che anche il più scarso e ingenuo giocatore di carte non avrebbe potuto non scoprire.
Riguardando le sequenze di Draquila di Sabina Guzzanti, viene da chiedersi, come dice Andrea Scanzi: sotto quali sostanze psicotrope eravamo? Chi ci ridotto così?
Pare di rivedere i vecchi filmati dell’Istituto Luce, con la mascella di Mussolini non meno caricaturale della gestualità.
Come si poté dar credito a un dittatorello così? A una buffa caricatura di statista, specializzato in barzellette?
Tornano alla mente illuminanti frames di un repertorio goffo e pietoso (oggi quasi dimenticato), che renderebbero assai meno ridicole e banali, agli occhi di tutti e del mondo, gaffe, papere o castronate di un povero comico improvvisato. Un saltimbanco che, calcando le polverose tavole di un anonimo teatrino di provincia di terz’ordine, cercasse l’applauso e il consenso di un distratto e annoiato pubblico, raccontando storielle insignificanti, condite con rozze e scontate battute pescate a mani basse  nello sterminato mare dell’ ovvietà.Facezie e ammiccamenti che non fanno e non hanno mai fatto ridere nessuno. Meno i servi, proni e consenzienti, che devono farlo d’ufficio.
Una squallida macchietta, una farsa vergognosa a cui per anni e anni siamo stati sottoposti e abbiamo dovuto subire: “chi è il miglior Premier del mondo?... Ma le donne dove sono? Tutti gay?...La prossima volta porto io le Veline… Sarò un presidente-operaio… Non sono malato, anzi sono Superman... Ho un complesso di superiorità che devo frenare… Non ho scelto io di fare politica, mi è stato imposto dalla Storia.”
Ma davvero gli Italiani hanno idolatrato un simile “avanzo di Drive In”?

“Berlusconi terrorizza la Ue  "Il suo ritorno è un pericolo

“Le Cancellerie europee lanciano l’allarme”                               

“Berlusconi?  La candidatura di un incubo” – “Il padrino, quarta parte”

Da quando i giornali hanno riportato le dichiarazioni di Alfano che aprono la strada a una rinnovata leadership berlusconiana, i centralini di Palazzo Chigi e del Quirinale hanno passato molte telefonate provenienti dalle altre capitali europee con richieste di chiarimenti e segnali di inquietudine.
Nel PDL da rifondare, invece, sono tutti, o quasi, felici. All’orizzonte, si profilano grandi pulizie e rottamazioni di Minetti e mignotte varie. Anche il povero Alfano, già delfino designato, che sorride come un clown quando gli sfilano la sedia da sotto il culo. Gioisce la Santanché, senza ridere, perché a rischio botulino e silicone, che annuncia cambiamenti e rivoluzioni: un lifting totale (non il suo, già abbondantemente fruito), ma del partito che deve “rivirginarsi” agli occhi di un po’ di italiani pentiti e scordarelli, pronti a farsi ripescare nella fitta rete dell’imbecillità.
All’amo dei coglioni qualcuno abbocca sempre e nonostante.

All'indomani delle dimissioni del 12 novembre 2011, concludevo il mio pezzo (che voglio riproporre per non dimenticare) con queste parole: "Dobbiamo ora augurarci e preoccuparci che le scorie tossiche del berlusconismo vengano smaltite, distrutte e sepolte per sempre".
Ma, a quanto pare, non ci siamo forse riusciti!
15 luglio 2012       AlfredoLaurano


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