martedì 9 febbraio 2021

LAWRENZI D'ARABIA /2216

Sono quasi due mesi che sessanta milioni di italiani, in piena pandemia, sono ostaggio di un partitino del due per cento, inventato da un personaggetto, dominato e obnubilato dal suo ipertrofico ego, che non rappresenta nessuno nel Paese, se non se stesso.Insieme ai suoi quattro o cinque sottomessi congiurati, l’ipocrita Matteo Renzi, che odia e invidia chiunque sia più amato e popolare di se stesso, sta perpetrando un ricatto vile e inaccettabile. Oltre a spaccare maggioranze, partiti, movimenti, nonché a minare prestigio e credibilità internazionale, a fatica conquistata anche in Europa.

Due giorni dopo aver aperto ufficialmente la crisi di governo, perché “è a rischio la democrazia”, si è fatto una bella passeggiata in Arabia Saudita, in qualità di abusivo conferenziere, lautamente pagato (50.000euro), a ossequiare il principe ereditario di un regime che considera le donne esseri inferiori e dove i giornalisti sgraditi vengono ammazzati.
E lì che il nostro prode LawRenzi d'Arabia ha avuto, non il coraggio ma l’indecenza, di definire quel Paese autoritario e dittatoriale il luogo del “Nuovo Rinascimento”.

Ma il gran Fico, incaricato di sondare e riferire al saggio Mattarella, è riuscito a far capire al rottamatore seriale, senza scrupoli e coscienza, che, se non nasce subito un nuovo governo, con o soprattutto senza di lui (come vorrebbe l’intera maggioranza parlamentare), si va a elezioni e lui, il Superbone d’Arabia e di Rignano - ormai odiato dalla maggior parte degli italiani e, apparentemente anche dalle opposizioni - sparisce dalla scena e dalla Storia?
1 febbraio 2021 (Alfredo Laurano)

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