È quanto ha detto Emma Bonino, senatrice della componente Azione-Più Europa del gruppo Misto, al termine dell'incontro con il Capo dello Stato, durante la seconda giornata di consultazioni.
"Non sosterremo un tentativo di riproporre un governo con l'attuale presidente del Consiglio. Siamo disponibili a discutere di contenuti con un nuovo eventuale presidente incaricato in grado di raccogliere con una maggioranza più ampia e pari a quella che sostiene Ursula Von Der Leyen nel Parlamento Europeo", ha spiegato Bonino.
Altro che responsabili, trasformisti, viandanti, costruttori e via dicendo, che dovrebbero sostenere Conte, senza averne la forza e i numeri!
I movimenti parlamentari interessanti stanno da un’altra parte: stanno nei gruppi comuni del pariolino Carlo Calenda con la sua “Azione” e della radicaleggiante Emma Bonino con “Più Europa”, che hanno inventato e costituito Il loro "piccolo centrino".
Con un sogno: da un lato coinvolgere tutti i moderati di Forza Italia, quelli che fino a poche settimane fa sarebbero stati individuati come “i seguaci di Mara Carfagna” e che invece oggi sono semplicemente “i seguaci di Berlusconi e Tajani”.
E, se possibile, anche Matteo Renzi, che con Calenda non si prende proprio, ma che deve fare i conti con un dato inequivocabile: i sondaggi danno Italia Viva e Azione molto vicine, ma oggi sono due debolezze, mentre un soggetto unico potrebbe creare una forza. Con Forza Italia ancora di più.
Le due anime del nuovo raggruppamento del Gruppo Misto, che si colloca all'opposizione intransigente del governo Conte e dell'alleanza giallorossa, ha piccoli numeri parlamentari, ma grandi ambizioni politiche.
Anche se poi, - come fan tutti quando non ne hanno bisogno (vedi uno a caso: Berlusconi e il suo mercato acquisti) - critica e sputtana i "transfughi, traditori, opportunisti, trasformisti", che hanno scelto di puntare sul povero Giuseppi.
Chissà Pannella cosa avrebbe detto o fatto. (28 gennaio 2021)
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