domenica 19 agosto 2018

INVITO ALL’OZIO

Una giornata diversa di mezza estate, sotto le fresche fronde, a rimirar uno specchio d’acqua piatta e cristallina: niente spiagge affollate, sole ustionante, caldo asfissiante, sabbia bollente. 
Certo, rispetto agli altri laghi del Lazio e al Trasimeno e, soprattutto, a quelli del nord Italia, di Como, Maggiore, di Garda, è poco più di un laghetto artificiale o di quello di Villa Borghese. 
Tra Ronciglione e Caprarola, incastonato tra i monti Cimini, il Lago di Vico, di origine vulcanica, si specchia silenzioso tra i boschi e le colline. Con i suoi 507 metri s.l.m., vanta il primato di altitudine tra i laghi italiani. 
Piccolo e bello, a misura d’uomo, offre un panorama incantevole, un’oasi naturale di tranquillità e pace, adatta a tutti e alle famiglie. 

Qui, non c’è fretta, si dimentica il caos e il rumore della città. 
C’è un servizio spiaggia ben attrezzato ed il fresco del boschetto alle spalle, ideale nelle calde giornate estive, quando il solleone si fa sentire forte e prepotente. 
Totale relax su quel prato, luogo adorabile, un pezzo di azzurro, in mezzo a un verde quasi incontaminato. 
Si può scegliere l’area libera, oziare, sonnecchiare, fare il bagno, andare in pedalò, o scegliere un percorso di trekking o di canoa. Insomma ce n’è per tutti i gusti. 
Tutto, intorno, è pulito ed ordinato, l’erba tagliata nei prati adiacenti alla spiaggia, vialetti, panchine, cestini. Non mancano strutture e servizi di ospitalità e confort: un elegante hotel-ristorante, la Bella Venere, che prende il nome dal profilo del monte sul lago, con magnifica terrazza fiorita, un bar-pinseria con tavoli e cucina più essenziale, un chiosco a capanna per caffè e gelati, proprio accanto al lago. 
Semplicità e tranquillità in questi spazi freschissimi, sull’erba e sotto gli alberi, ideali anche per un ottimo picnic, lontano dalla folla delle spiagge marine. 
La luce cambia durante il giorno e il sole, al tramonto, colora acqua, monti e natura.
La bocca del vulcano inghiotte lentamente riflessi e bagliori e induce a sognare, fino alle ombre e al buio della sera. 
18 agosto 2018 (Alfredo Laurano)

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