venerdì 24 agosto 2018

ADESSO BASTA


Sarebbe una vera farsa, se non fosse in effetti un dramma, dopo aver rischiato di essere l’ennesima tragedia del mare.
Un Paese come l’Italia, una Comunità come quella europea non riescono a sistemare 170 migranti, fermi da giorni nel porto di Catania. 
Sono prigionieri a bordo, non possono sbarcare, possono solo pregare sul ponte di quella nave italiana della Guardia Costiera, che si chiama Diciotti. Così vuole il governo, così ha deciso il vice-premier ministro dell’Interno, che da bullo sfida i giudici inquirenti ad arrestarlo.

Non si può sequestrare una nave, non si può sequestrare un equipaggio, non si possono sequestrare naufraghi: è contro il nostro ordinamento, è contro la nostra costituzione e contro la convenzione di Ginevra, quella dei diritti dell'uomo e straccia decenni di cultura giuridica.

"Però adesso basta", afferma Marco Travaglio, "è uno stallo vergognoso. Spetta al premier Giuseppe Conte, responsabile dell'indirizzo generale del Governo, senza attendere i moniti di Mattarella, spiegare al suo vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini che il tempo per le ostentazioni muscolari è ampiamente scaduto. Anche perché nemmeno il sadico più efferato può pensare di lasciare quei poveretti su una nave, non certo da crociera, per altri giorni o settimane".

Tutti sappiamo delle responsabilità di Malta, della Libia, dell'Europa, che continua a essere soltanto un'espressione geografica e linguistica, ma di tutto questo i 177 eritrei ridotti a larve, dopo settimane di navigazione, non hanno alcuna colpa e la responsabilità della loro vita ricade sul nostro Paese.
Non possiamo accettare lezioni di accoglienza da nessuno, ma proprio per questo non possiamo e non dobbiamo metterci nelle condizioni di riceverne.
Salvini, finiscila di giocare la tua partita con cinismo e spregiudicatezza. Finiscila di usare l'arma di distrazione di massa di un'emergenza finta, per riprenderti la scena rubata dai Cinque Stelle sui Vitalizi, sul decreto Dignità e sul caso Autostrade. Finiscila di distrarre l'attenzione dalle vere emergenze nazionali. 
Finiscila di fare il buffone!  (Alfredo Laurano)

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