lunedì 13 agosto 2018

BUCATINI GLIFOSATI

Pastasciuttari d’Italia e di tutto il mondo uniamoci! 
Il grano, da cui nasce lo spaghetto e il rigatone, è da tempo in pericolo e mette a rischio la nostra salute, ancor prima del gusto di una matriciana o del sublime piacere di una cacio e pepe, fatta a mestiere. 
Ora è ufficiale e scritto nei tomi: “Il glifosato è cancerogeno”. 
È la storica sentenza di un tribunale della California che ha condannato la Monsanto - colosso chimico acquisito nel 2016 dalla Bayer - a risarcire con 289 milioni di dollari a un giardiniere malato di cancro. Sotto accusa il “Roundup”, l’erbicida più venduto al mondo. 
Da tempo, si parla di questa sostanza, usata nei campi coltivati. 

Il glifosato, in agricoltura è stato approvato per la prima volta negli anni settanta del secolo scorso e negli anni a seguire ha ricevuto approvazione in 130 paesi del mondo. 
A differenza di altri prodotti, viene assorbito per via fogliare, ma successivamente traslocato in ogni altra posizione della pianta. 
Il suo uso ha conosciuto un grande impulso per via dell'associazione con colture di cultivar transgeniche, in cui era stata indotta la resistenza. Questo, in associazione con l’apparente bassa tossicità per l'uomo, hanno determinato il grande successo commerciale del prodotto e ne hanno fatto l'erbicida dall'impiego più diffuso al mondo. 
Ma allora è veramente nocivo, come riconosce la sentenza americana? 
Una risposta chiara e definitiva non c’è. La comunità scientifica è divisa sul tema e anche le istituzioni politiche sono orientate su posizioni discordanti tra loro. 
In Italia, l’uso del glifosato è regolato dal principio di precauzione: il diserbante può essere utilizzato, ma rispettando delle forti limitazioni. 
Ad esempio, ne è vietato l’uso nella fase di pre-raccolta in agricoltura, nelle aree urbane come giardini o bordi di strade e ferrovie. Non può essere utilizzato in combinazione con altre sostanze che ne possono potenziare l’effetto. 

Dopo la sentenza di San Francisco, il nostro governo, nella persona del ministro Di Maio, afferma che “dobbiamo combattere l’invasione sul nostro mercato di questa sostanza, una minaccia che si concretizza con mostruosi accordi commerciali sottoscritti solo in nome del profitto. Basta ad accordi commerciali che mettono a repentaglio la salute dei cittadini”. 
Vabbè, siamo d’accordo, ma dicci, in concreto, se grano, latte, frutta e verdura, nel nostro Paese, sono ancora potabili o sono avvelenati. 
In tal caso, passiamo direttamente alle flebo. 
(Alfredo Laurano)

Nessun commento:

Posta un commento