I Navigli di Milano, il lungomare di Bari, la spiaggia di
Mondello: tra le prime realtà, incredibili ed esplosive, della cosiddetta Fase
due. Sono solo alcuni esempi, più vistosi ed eclatanti, di gente disinvolta e
“liberata” che si è riversata in luoghi pubblici, senza prudenza e precauzioni.
Perché contagiare, essere contagiati, morire o far morire
un amico, un familiare o uno sconosciuto, per uno Spritz, una birra, un
abbraccio collettivo o un tuffo a mare, è proprio da imbecilli, da
menefreghisti inconsapevoli, senza cervello, senza morale, senza sentimenti.
Ma non c’è verso di farlo capire agli ottusi e agli egoisti,
che, nonostante le tante raccomandazioni, non evitano assembramenti, anzi si
stringono attorno a un venditore ambulante di alcolici, come nel proibizionismo.
Da quattro o cinque giorni possiamo uscire per andare a
lavoro, per praticare un po’ di sport o per andare a trovare un parente, ma tra
le attività consentite non rientra quella di andare a fare l’aperitivo in
compagnia, di affollare i lidi, di stare in gruppo a cazzeggiare, senza nemmeno
la mascherina.
Il problema è che siamo, per fortuna solo in parte, un
popolo di irresponsabili. Se ci dicono di uscire solo per necessità, c'è sempre
chi prova ad aggirare le regole, a fare il furbo. Prima, per esempio, non
correva nessuno (o quasi) e ora sono tutti maratoneti e runner improvvisati. C'è
chi va al supermercato, anche due o tre volte al giorno. Ci sono cani che non
hanno mai visto un prato e che ora escono venti volte al giorno.
Il sindaco di Milano, Sala, ha detto: “C’è da incazzarsi”,
mentre il primario del Sacco, Galli, ha parlato di Milano come di una bomba
pronta ad esplodere.
E mentre si discute di capacità di sorveglianza, di
circolazione del virus, di sperimentazione di farmaci, di donazioni di sangue
da parte dei guariti per creare una banca a supporto della sperimentazione e
cura con il plasma, di riapertura delle attività per rimettere in moto
l’economia in sicurezza, sul Web prolificano e si riproducono impunemente i
soliti esegeti da osteria, gli irrecuperabili profeti del complottismo
casareccio, i tanti ciarlatani del gossip disfattista che istigano alla
disobbedienza.
Tutto questo provoca gravi conseguenze e genera reazioni
altrettanto pericolose, a livello di risposta popolare, soprattutto sui Social
e sul Web.
Perché - è bene ribadirlo, ricordando Umberto Eco e le sue
“legioni” - l’imbecillità umana non ha limiti, nemmeno quando si combatte una
tragedia epocale come questa pandemia.
Ecco alcune prove, solo per dare l’idea di quanto possa
essere deleteria.
° “Il
nostro bel governo ha violato continuamente la costituzione, ha limitato la
libertà per nascondere la fragilità del nostro Paese nelle strutture sanitarie,
ha reso le scuole ormai una pura formalità didattica, per un virus che, come
tanti, non ha un tasso elevato di mortalità. Se aggiungiamo la confusione
creata su tutti i campi, sia sanitario che istituzionale, basta ragionare per
capire che hanno creato un allarmismo e paura per renderci deboli e succubi ai
loro piedi. I mass media non hanno fatto altro che divulgare tutto questo
amplificando ancora di più attraverso racconti e immagini come una miniserie
televisiva”!
° “Perché è tutta una
grande farsa. Il cittadino viene perseguitato per cretinate. Mentre lo Stato
non alza un dito per mettere a punto strategie utili per la salute collettiva.
Solo misure degne di uno stato dispotico che hanno come unico effetto di
stressare la popolazione e renderla più malata”.
° “E' incredibile
come qualcuno accetti passivamente che il governo tratti la popolazione da
irresponsabile e da imbecille. Non avete orgoglio né misura. Certi
provvedimenti sono emessi come degli editti imperiali, con una quantità di
assurdità: dà prova di stupidità, trattandoci da stupidi”.
° “Tutti
dentro tra medici, politici, Oms. Tutti al gabbio, hanno rovinato economicamente
una nazione.”
° Hanno
trovato la scusa per fare ricatti e tenere il popolo in schiavitù, ma fatela
finita cari politici fate più bella figura.
Ma il delirio continua inarrestabile.
In questi frangenti, la divulgazione di teorie schiaviste e
catastrofiste (tipo “siamo tutti manipolati, ci vogliono controllare e
tracciare (chi?), ci vogliono tenere a casa perché le emergenze servono, non
vogliono che la gente sappia la verità, quelli che vi hanno venduto la malattia
e la paura, sono gli stessi che vi venderanno la cura, il coronavirus l'abbiamo
creato noi, per distruggere lo stato sociale, per affermare il dominio
turbocapitalista e instaurare il Nuovo Ordine Mondiale) l’informazione
scorretta, le fake news e l’allarmismo alimentano la paura, causano psicosi e
azioni scriteriate con gravi conseguenze a danno della collettività.
Le pratiche mediche sono considerate una macchinazione dei
governi e di Big Pharma.
L’infezione complottista, basata su paranoie cospirative, è
ormai diventata una vera e propria epidemia, al pari di quella sanitaria,
basata su paranoie cospirative.
Forse è per questo che si va tutti ai Navigli…fino a
quando, come spiega l’ermeneuta terrorista Mazzucco al popolo bue, un vaccino ci
trasformerà in zombie.
9 maggio 2020 (Alfredo Laurano)
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