sabato 9 maggio 2020

BESTIALE PROPAGANDA /2036

Ma che schifo di Paese è questo, dove, nel pieno di un’emergenza sanitaria, economica e sociale, non si fa altro che attaccare ogni misura, ogni iniziativa decisa da chi ha responsabilità massime, e per niente invidiabili di governo, sulla base di pareri ed espressioni di comitati tecnico-scientifici.
Dove un vecchio arrogante bugiardone doppiogiochista, detto Matteo superbone, che politicamente vale il due per cento e umanamente ancor meno, dovrebbe stare a casa a zappare l’orto di Rignano (come aveva a suo tempo dichiarato, dopo il fallimento del suo referendum), e invece continua i suoi insopportabili giochi di palazzo, minacciando e lanciando ultimatum, a giorni alterni, all’esecutivo.
Dove una coppia di squallidi mestieranti opportunisti – la pesciarola Giorgia (italiana, donna, madre, cattolica) e il cazzaro verde, munito di rosari, madonne e crocifissi – dopo essersi finti cristiani apostolici romani per mesi, dopo aver invocato la riapertura delle chiese fin da Pasqua, oggi votano contro la ripresa delle messe.
Dove, in quel di Montecitorio, un’Opposizione, irresponsabile e squalificata, scatena la gazzarra e il caos, con la precisa volontà di non far "conferire" il presidente del Consiglio, mentre una pattuglia di avanguardisti legaioli occupa gli scranni e ci dorme sopra.
Dove il bistrattato presidente Conte, pur tra mille rumoreggiamenti, riesce a dire che “Stiamo affrontando un emergenza senza precedenti, che sta mettendo a dura prova tutte le democrazie avanzate. Siamo costretti a riconsiderare modelli di vita, relazioni, valori e il nostro modello di sviluppo. Che non sono state prese decisioni estemporanee, ma raccomandazioni di qualificati esponenti del mondo scientifico. Che, e non è un segreto: la riapertura simultanea di tutte le attività porterebbe a un aumento esponenziale e incontrollato di tutti i contagi. Deve iniziare una fase di convivenza col virus, non di liberazione dal virus, perché siamo ancora dentro alla pandemia, bisogna dirlo chiaramente ai cittadini".
Dove oltre mille cittadini, a tutela di presunti diritti costituzionali e prostrati dalle inique attuali norme, hanno querelato in Procura il Governo, reo di avere emesso Decreti Legge illegittimi.
Come se Conte e il suo governo avessero fatto tutto questo per sadismo, per dispotismo, per vanagloria e sete di potere e non per tutelare una nazione. Meglio continuare a cadere come mosche, affrontare la lotteria delle terapie intensive e le intubazioni, dove possibili, che chiudere tutto e stare a casa. Un vero attentato alla libertà.
Si, alla libertà di contagiare e contagiarsi.

Ai cultori della polemica, alle Bestie social salviniane, agli ideatori delle fake news, ai complottisti di ruolo e di mestiere, ai sobillatori e tramatori e ai denigratori, d’accordo con l’amica Pina Fasciani, lasciamo l'onere del fatalismo riaperturista a ogni costo, anche quello di prendersi la responsabilità però di contare i morti, tutti a loro esclusivo carico.
8 maggio 2020 (Alfredo Laurano)

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