domenica 18 dicembre 2016

CHIAMATE IL MARESCIALLO!

“Sol la pazzia qui resta né se ne parte mai!" (Ariosto)

Ma che razza di Paese è diventato questo: a due passi da Montecitorio, sulla pubblica via battuta di continuo da politici che lì hanno gli uffici, davanti a un drappello di Carabinieri con auto che lì fanno servizio, abbiamo assistito all’ennesima farsa all’italiana, a un “pezzo di teatrino della follia”.
Al grido di “ai sensi degli articoli…in nome del popolo italiano procediamo al suo arresto”, alcuni aderenti al movimento dei Forconi hanno circondato e aggredito Osvaldo Napoli, consigliere di Torino ed ex deputato di Forza Italia. 
Tutti i presenti, carabinieri compresi, all’inizio hanno pensato a uno scherzo: lo stesso Napoli ha risposto ironizzando alle domande di quei “giudici di piazza”, ma la situazione è subito degenerata. Mentre l’ex parlamentare cercava di liberarsi, i manifestanti lo hanno infatti strattonato più volte e immobilizzato. Solo l’intervento dei carabinieri, dopo aver invano gridato “chiamate il maresciallo, è riuscito a liberarlo, accompagnandolo in un bar. 
Una comica, un episodio di “Scherzi a parte”, uno spot per la TV, una candid camera? 
Quei quattro idioti da passeggio non avevano i “forconi”, né abiti di scena, ma giocavano all’antico “guardia e ladri”, per farsi un po’ di pubblicità.
Alcuni parlano di “azione squadrista”, di odio, insulti e aggressioni prodotti dall’antipolitica. 
Forse è solo una pagliacciata a base di spintoni, urla, proclami elementari e tribunali del popolo, anche se è indubbio che il clima che si respira nel Paese, diviso e lacerato, è più che tragicomico. E’ un clima di tensione e di contrapposizione frontale, alimentato dai media e dal Web che, oltre a rabbia, frustrazione e malcontento, amplifica ogni forma di odio e di istigazione alla violenza. 
I cittadini, i lavoratori, i pensionati, i disoccupati e i senzacasa sono stanchi di una classe politica inetta, strafottente e menefreghista, che pensa ai propri interessi e intrallazzi e continua a prendere in giro il popolo, ad ignorare i messaggi chiari e le risposte che gli invia. Basti pensare all’ultimo referendum.
Ma non è detto che sarà sempre solo una burla o un giochetto per adulti scemi, come quello di ieri davanti al Parlamento.
In ogni caso, non siamo di fronte alla degenerazione in forma comica del populismo, ma a quella dell’intelletto e del buon senso. 
 (Alfredo Laurano)



Nessun commento:

Posta un commento