lunedì 26 marzo 2018

SIGNORI SI NASCE E LUI LO NACQUE

Sorriso, garbo, rispetto, eleganza, educazione: qualità piuttosto rare nell’irriverente mondo della televisione che, troppo spesso si propone con sfacciata invadenza.
Fra tanta spazzatura, fra tanti esemplari di ignoranza e di volgarità, tra simulacri del nulla, del gossip e dell’imbecillità che pretende di farsi pensiero, Fabrizio Frizzi era sicuramente un’eccezione, quasi una rarità.
Un uomo d’altri tempi, straordinario e misurato, un grande artista, poliedrico e vivace, un sincero amico di tutti. Uno di famiglia che non osava disturbare più di tanto ed entrava in punta di piedi, con sottile discrezione, nelle case degli italiani. Quasi stonato in quel contesto mediocre, squallido e chiassoso.

Oggi se ne è andato, all’improvviso, quando tutti pensavano che avesse superato la recente malattia.
Ha lasciato quel palcoscenico che, insieme alla famiglia, costituiva la sua vita e che aveva con coraggio ritrovato. Si è separato per sempre da quel pubblico che lo amava tanto e che apprezzava la sua gentilezza, il suo tatto, il suo stile, le sue belle maniere.
Non lascia eredità nel mondo dello spettacolo, se non quella dell’omonimo programma, che aveva condotto fino a poche ore prima e che da oggi, probabilmente, dovrà cambiare nome. Anche perché pochissimi sono alla sua altezza e potranno rappresentarlo come merita.
Ci mancherà la tua dolcezza, la tua semplicità, la tua bonomia.
Ciao Fabrizio, uomo amabile e gentile.
26 marzo 2018 (Alfredo Laurano)


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