Le
presidenze di Camera e Senato? In poche ore, tutto risolto.
Il
combattivo cinquestelle Fico ha conquistato facilmente Montecitorio.
Il
berlusconiano Paolo Romani era indegno di ricoprire la carica di presidente del
Senato, perché condannato per peculato: era stato incastrato per aver ceduto il
suo telefono istituzionale, di servizio, alla giovane figlia.
Invece
fare assumere un’altra figlia (la propria) nel ministero di cui era
sottosegretario, come è il caso dell’altra berlusconiana appena eletta
presidente del Senato M. Elisabetta Alberti Casellati, è un atto di onestà
morale, meritevole del massimo rispetto.
Come
pure lo era, per la neo eletta, protestare, pochi anni fa, contro la
magistratura (toghe rosse) sotto il palazzo di giustizia di Milano, in un'udienza del
processo Ruby, gridando al golpe contro Silvio.
O
contestare la decadenza di Berlusconi da senatore, convinta, nonostante le
prove, della sua assoluta innocenza, e dichiarare la radicale opposizione alle
Unioni civili sono altre lodevoli azioni di vera gloria e fedeltà.
Per
un telefono, Romani è stato condannato e scartato dalla corsa alla seconda
carica dello stato. La
Casellati non ha compiuto alcun reato, la sua fedina è immacolata e quindi merita
di presiedere il Senato della Repubblica.
Due
berlusconiani di ferro, usati da Salvini e da Gigino, per far capire chi
comanda ora.
E
il vecchio e sputtanato leader di ciò che resta di Forza Italia ha fatto pippa.
24 marzo 2018 (Alfredo Laurano)
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