Sei
anni fa, tre giorni prima del suo 69esimo compleanno, ci lasciava all’improvviso
uno tra i più eclettici interpreti della musica italiana, raffinato jazzista,
cantautore innovativo e grande affabulatore della quotidianità e dell’amore,
che sapeva raccontare con semplicità e passione.
Sulla sua lapide è incisa l'ultima frase della sua canzone "Cara": "Buonanotte, anima mia, adesso spengo la luce e così sia".
Il suo stile inimitabile e i suoi brani ricchi di fantasia ed espressività, ma difficili da cantare per chiunque altro, hanno trascinato e conquistato intere generazioni. La sua musica era ispirata, immediata, popolare e sempre carica di commozione che arrivava dentro, in profondità.
Chi,
almeno una volta nella propria vita, non ha legato una canzone, un testo o un
pensiero di Lucio Dalla a una persona, a un amore, a un incontro, a uno stato
d'animo, a un momento di gioia o di tristezza?
Melodie
sublimi e autentica poesia di un grande artista, che disegnava speranze e scolpiva
sentimenti forti nella storia personale di ciascuno, ma nel contempo collettivi
e universali. Note e parole senza tempo, senza spazio e senza luogo, assolute
come solo le grandi emozioni sanno essere e proporre!
Di
quanti, per tutto questo, Lucio è stato compagno e amico, fidato testimone e
prezioso confidente?
Di
me, certamente si, e lo ringrazierò per sempre.
In
queste ore, riascoltando i suoi meravigliosi brani, risento e rivedo buona
parte della colonna sonora della mia vita e le lacrime bagnano gli occhi e i
ricordi....
Caro amico ti ho scritto perché ti
ho amato tanto.
1 marzo 2018 (Alfredo Laurano)
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