venerdì 2 marzo 2018

LA FAVOLA DI LUCIO

Sei anni fa, tre giorni prima del suo 69esimo compleanno, ci lasciava all’improvviso uno tra i più eclettici interpreti della musica italiana, raffinato jazzista, cantautore innovativo e grande affabulatore della quotidianità e dell’amore, che sapeva raccontare con semplicità e passione.
Sulla sua lapide è incisa l'ultima frase della sua canzone "Cara": "Buonanotte, anima mia, adesso spengo la luce e così sia". 
Il suo stile inimitabile e i suoi brani ricchi di fantasia ed espressività, ma difficili da cantare per chiunque altro, hanno trascinato e conquistato intere generazioni. La sua musica era ispirata, immediata, popolare e sempre carica di commozione che arrivava dentro, in profondità.

Chi, almeno una volta nella propria vita, non ha legato una canzone, un testo o un pensiero di Lucio Dalla a una persona, a un amore, a un incontro, a uno stato d'animo, a un momento di gioia o di tristezza?
Melodie sublimi e autentica poesia di un grande artista, che disegnava speranze e scolpiva sentimenti forti nella storia personale di ciascuno, ma nel contempo collettivi e universali. Note e parole senza tempo, senza spazio e senza luogo, assolute come solo le grandi emozioni sanno essere e proporre!
Di quanti, per tutto questo, Lucio è stato compagno e amico, fidato testimone e prezioso confidente?
Di me, certamente si, e lo ringrazierò per sempre.
In queste ore, riascoltando i suoi meravigliosi brani, risento e rivedo buona parte della colonna sonora della mia vita e le lacrime bagnano gli occhi e i ricordi....
Caro amico ti ho scritto perché ti ho amato tanto.
1 marzo 2018 (Alfredo Laurano)  
              

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