giovedì 8 marzo 2018

DONNE SEMPRE


Femminicidi, stupri, sfruttamento, ricatti, sfregi con l’acido, molestie sessuali, stalking.
I fatti più recenti e più cruenti che ci fanno vergognare di appartenere alla razza umana? Pamela, 18 anni, massacrata e sezionata a Macerata; Jessica, 19 anni, uccisa con quaranta coltellate, a Milano; due bambine, Martina e Alessia, tolte dal mondo a pistolettate dal padre carabiniere, a Cisterna di Latina.
Volendo, si potrebbe continuare a lungo e aggiungere pagine al grande libro dell’orrore.
Donna, quindi, bersaglio preferito, pedina predefinita e contemplata nello scacchiere dei ruoli di una mentalità, ancora e sempre, maschilista.
Donna, oggetto di discriminazione e di violenza, perché protesta, si ribella alla prepotenza, insegue e rivendica diritti, rifiuta di comportarsi secondo le aspettative che gli uomini e la società patriarcale di lei hanno.
Donne che perdono la vita e la dignità, per mano maschile, quasi sempre amica e familiare, all’interno di rapporti fondati sullo squilibrio di potere tra i generi.
Un gioco facile e poco impegnativo, una sfida scontata e non quotata, dove vince l’animale dominante.
I dati Istat e del Ministero dell'Interno mostrano che in Italia viene uccisa una donna ogni due giorni e che quasi sette milioni hanno subìto qualche forma di abuso nel corso della loro vita. Dalle violenze domestiche alla persecuzione, dalle minacce all'insulto verbale, la vita femminile è costellata di violazioni della propria sfera intima e personale.
Tutto questo va ricordato sempre e, soprattutto, oggi che il calendario segna l’otto marzo. Solo così la festa ha un senso, tutto il resto è ipocrisia, folclore e speculazione commerciale. Altrimenti questa ricorrenza è sciocca e discriminante nei confronti delle donne.
Dobbiamo continuare a celebrare la donna come fenomeno di libertà e diritti conquistati, solo per sottolinearne ancora la disuguaglianza, l’emarginazione e la diversità di condizione e di trattamento?
Quel fiore giallo puzzolente, offerto simbolicamente in dono, rappresenta, in verità, i benefici, i vantaggi e i favori che l'uomo, "generosamente" concede ed elargisce, per interesse proprio e a suo piacimento!
8 marzo 2018 (Alfredo Laurano)

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