domenica 15 dicembre 2019

SARDE, SARDINE E SARDELLE


Comprendo, caro amico Giovanni, la tua legittima analisi che è soprattutto una speranza.  Tuttavia, a mio modestissimo parere, conoscendo l'uomo, i suoi limiti e il suo egoismo innato, disposto dalla natura e dalla legge della sopravvivenza delle specie, andrà ancora una volta delusa. Come è già troppe volte successo, con i Girotondi, il Popolo Viola, le Madamine, il Movimento arancione, fino ad oggi, ai “pressati come Sardine”, pesci poveri per eccellenza, promossi a simbolo di riscatto politico-sociale, nell’ambito di una democrazia liquida e partecipata.

L'utopia è un'ideale che si sovrappone all'illusione, un’aspirazione di difficile attuazione, come il disegno di una società perfetta, proiettata in una dimensione spazio-temporale indefinita, nella quale gli uomini dovrebbero poter realizzare progetti di una convivenza felice, come la perfetta uguaglianza o la pace universale.
Il mondo, globalizzato e capitalista, però, va sempre peggio e in opposta direzione: non si può che constatarne l’ineluttabile declino, che solo una fede, religiosa o politica (vedi i fondamentalismi, il fanatismo, l’oltranzismo e le intransigenti ortodossie dogmatiche), può contrastare, con inevitabile crudeltà e conseguente, rituale prepotenza. Come, purtroppo, geneticamente accade ed è sempre più evidente, osservando il suo crinale più spietato e negativo.

Ma i sogni son desideri di felicità e aiutano a campare.
Comunque, spero di sbagliarmi, nel mio gramsciano pessimismo della ragione, pur contrapposto al timido ottimismo della volontà. (Alfredo Laurano)



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