Una
prassi inedita da blindare e brevettare.
Nemmeno
Mirjana e i più famosi veggenti che, nella località bosniaca, sarebbero in
grado di percepire i messaggi privati che rivolgerebbe loro la Madonna in
persona: appuntamenti, apparizioni, orari e comunicazioni varie di servizio,
sono arrivati a tanto.
La
cosiddetta Madonna postina che, come disse a suo tempo papa Francesco, manda
messaggi a getto continuo, parla troppo, si presenta a orari prestabiliti e ha
un’agenda digitale per gestire i flussi e i tanti impegni. C’è sempre bisogno
di preservare i fedeli dalla banalizzazione, dalla superficialità, dal
pettegolezzo di chi specula, aggiunse con non poco scetticismo.
Ma
neppure Berlusconi, che, sommerso e affaticato da Ruby, Olgettine e zoccole
varie, di cazzate ne sparava a raffica.
E
neanche la urlatrice Vanna Marchi, il mago Otelma, Branco, Sirio, Paolo Fox, i
tanti ciarlatani e il miracolato Paolo Brosio, nel suo delirio mistico da
pentito peccatore, erano arrivati a tanto.
Lo
dice e ribadisce a ogni TG, in ogni intervista, in ogni talk, trasmissione o
conferenza. Manco fosse lo Spirito Santo o un suo emissario autorizzato.
Secondo
l’esegeta Matteo Salvini, c’è un metodo per capire chi mente e lo ha spiegato
ieri a Porta a Porta, davanti a un Bruno Vespa, sempre grato e prono, che,
nell’occasione, ha dimenticato di ricordargli che il Papa ha già bocciato il Santuario,
mentre il vescovo di Mostar ha esplicitamente parlato di imbroglio.
“Ieri
- per chi crede - c’è stato un messaggio della Madonna di Medjugorje che
invitava a riconoscere le persone dallo sguardo. A giudicare i fatti non solo
da quello che si dice, ma da come si dice. Lo sguardo di Conte quando parlava
del MES mi sembrava quello di una persona che ha paura, che non ha la coscienza
pulita e che scappa”.
Quindi,
Conte mente. Il novello veggente Salvini chiama a testimoniare la madonna postina,
nell’esercizio delle sue funzioni e del suo mandato, per trovare nelle sue
sante parole addirittura spunti e suggerimenti per guidare la sua azione
politica.
In
guerra e in amore tutto è lecito, ma arrivare al vile paradosso di sfruttare
pure i precetti mariani per manifestare disprezzo nei confronti di avversari
politici è non solo comico, ma ignobile.
Per
restare in tema religioso, potremmo così concludere: la MES non è finita, non
andate in pace.
4 dicembre 2019 (Alfredo Laurano)
Nessun commento:
Posta un commento