All’ex
Forlanini di Roma, la «Città del Natale» fra presepi, dolci, charity e
tradizioni.
L'Ex
ospedale, chiuso nel 2015, si trasforma in un vero villaggio natalizio nei
giorni di sabato 7 e domenica 8 e ancora sabato 14 e domenica 15 dicembre.
Almeno,
così ce la raccontano.
Lungo
il percorso, si possono trovare idee per gli acquisti pre-natalizi realizzate
da artigiani e designer, dagli addobbi per l'albero e per la casa ai prodotti
artigianali in lana, feltro, legno o vetro, candele, gioielli, t-shirt con
possibilità di stampa e ricamo sul momento, borse in pelle e stoffa, bijoux in
carta, plexiglass, mantelle, sciarpe e guanti in lana, libri, lampade, occhiali
da sole, piante, stampe, poster, curiosità di ogni genere.
Presenti
anche capi di abbigliamento veg realizzati con l'utilizzo di tinture e fibre
vegetali. Ma anche prodotti per il benessere, come olii essenziali, creme
biologiche, profumi, saponi, tutto completamente realizzato a mano.
Qualche
bancarella all’esterno, nell'area dedicata allo street food, con cartocci di
pesce fritto e un'hamburgheria ambulante in stile newyorkese, fa da corona
all'edificio e si armonizzano nello stile e nei colori con la facciata del
monumentale scenario dell'ospedale inaugurato nel 1934 e specializzato per le
malattie dei polmoni, in special modo per la tubercolosi.
Insomma,
la solita esposizione inutile di collanine, orecchini e ciondoletti vari uguale
a quella dei tantissimi mercatini di città e di paesi che, in realtà, di Natale
non hanno nulla o quasi, se non qualche dolce, qualche (caro) panettone e
qualche lucetta colorata. Neanche lo straccio di un presepe o di oggetti
relativi.
L’unico
cosa degna di nota sono quadri, opere di artigianato e diorami realizzati da
artisti sconosciuti, con materiali di riciclo, che ho infatti acquistato con
piacere.
In
tutto, quattro banchetti e solita routine commerciale, che prevede un
inspiegabile biglietto d’ingresso di tre euro, compreso di lezione di
equitazione a Capannelle.
Cosa ci azzecchi, qualcuno forse lo spiegherà.
Ma
non ci fate ridere. I mercatini di Natale sono un’altra cosa.
8
dicembre 2019 (Alfredo Laurano)
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