giovedì 26 dicembre 2019

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA /1936


Nei giorni di interregno fra Natale e Capodanno, le pagine di giornali, dei TG, dei social e dei telefonini si riempiono di inviti, pubblicità e proposte di straordinari affari enogastronomici, di livello superiore. Anzi planetario.
La transizione d’anno significherà per molti cenone e veglione in locali prestigiosi.
Per un menù stellato, si va dai modestissimi 300 euro di Cannavacciuolo, di Casa Vissani di Baschi e del Savini di Milano, ai 1.300 della Pergola dell’Hilton del “divino” Heinz Beck, vista panoramica su Roma inclusa.
Fa eccezione l’unica proposta, a Ragusa, dello chef siciliano Ciccio Sultano, a base di crostacei e carciofi con emulsione al mandarino, timballino di pesce spada affumicato e salmoriglio rosso, maialino nero farcito con salsa di castagne e lenticchie, all’incredibile cifra di 80 miseri euro.
Nel ristorante romano Le Jardin de Russie, la spesa a persona supera i 600 euro, ma con una selezione di grandi vini e champagne inclusa. Un vero affare.
Sempre nella Capitale, dieci portate a 950 euro, ma bevande escluse, al ristorante panoramico dell'Hotel Hassler, con vista su Piazza di Spagna. Il cenone prevede, tra l'altro un percorso di foie gras (ormai proibito) e frutta secca, fettuccine all'uovo ristretto di quaglia con tartufo bianco e oro, fluido di parmigiano e balsamico stravecchio con fragoline di bosco. Al ristorante dell'Hotel Danieli di Venezia, acqua alta permettendo, cenone a 700 euro, vini esclusi, ma con musica dal vivo: tutto esaurito ormai da mesi.

Conti salati, chef stellati, piatti speciali e vini pregiati.
Se dalla tredicesima vi è rimasto qualcosa, non perdete l’occasione di provare ricette della cucina molecolare o quelle rivisitate della tradizione, riproposte in chiave contemporanea, combinando i sapori e giocando sui contrasti, come tutti facciamo nelle nostre case a mezzogiorno. Anche se ieri, avevo finito l’azoto liquido e i fiori eduli, per creare piatti profumati e gustosi con la viola del pensiero: ma vuoi mettere? E’ tutta un’altra storia, aria, colore e seduzione.
Tra gusto di fresco, punte di acido, vene sgrassanti, retrogusti amari e note croccanti (e pacchi di euro), scoprirete una gastronomia “cerebrale e di cuore”, un atto d’amore basato sul rispetto per il cibo, perché la "ricerca costante non si separa mai dalle emozioni gustative". Così declama, con voce robotizzata, l'altro stellatissimo Carlo Crocco: “questa è la mia cucina, pensata per la tua casa”.
Alla faccia di Proust e del suo tempo perduto.

Intanto, come sempre dal 1982, nel giorno di Natale, la comunità di Sant'Egidio ha organizzato il tradizionale pranzo nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, a Roma, per i senza dimora, gli anziani soli, le famiglie in difficoltà, le persone fragili. Oltre mille persone, riunite in un clima di grande gioia e familiarità.
Tutti gli ospiti hanno ricevuto anche regali dai volontari: oggetti utili, come coperte e sacchi a pelo, radio, indumenti, prodotti per l'igiene personale, zainetti, borsoni, ma anche alimenti e dolci. Perché nessuno, per una volta, si sentisse escluso
Mancava il caviale, le ostriche il millesimato e le stelle Michelin, ma lì, sotto la volta dorata della chiesa, si spende poco. Anzi, niente, per degustare qualche pezzo di solidarietà.
 (Alfredo Laurano)

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