Dopo
la sentenza della Cassazione che ha liberato e prosciolto il sindaco di
Bibbiano, l’Intellettuale leghista Lucia Bergonzoni, candidata alle prossime
Regionali in Emilia Romagna, dovrà cambiare maglietta.
E
che ci sarà scritto sulla nuova, da esibire prossimamente in Senato o nelle
piazze elettorali?
"Parliamo
di Savoini", "Parliamo dei 49 Milioni", "Parliamo di
Putin", "Parliamo del Papeete", "Parliamo delle
accise", "Parliamo dei Pastori Sardi", "Parliamo del
Mose"?
O parliamo
della Madonna di Medjugorje e del suo metodo infallibile, che svela gli inganni
di chi mente dallo sguardo, come il veggente Salvini con sicurezza docet?
Probabilmente,
non basterà neppure questa ultima sentenza, come non erano bastate le
innumerevoli smentite sul caso degli affidi di Bibbiano.
La
Lega sa benissimo che basta pronunciare la parola “bambini” e il suo elettorato
perde il lume della ragione. Ed ha un debole per le sceneggiate - previste e
studiate a tavolino dalla poderosa macchina del consenso e della propaganda (la
Bestia), che indirizza e guida capitan Cocoricò - come quella esibita dall'attuale
candidata legaiola, che qualche mese fa in Parlamento indossò la vergognosa maglietta
“Parlateci di Bibbiano”.
Ora
che si comincia a far chiarezza rispetto al fango gettato dalla Lega, cara
Borgonzoni, parlatene voi di Bibbiano e delle vostre nefandezze, se avete un po’
di dignità, e fatelo per chiedere scusa e dire che avete giocato con la vita di
una persona.
Chi
risarcirà il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, dal linciaggio mediatico e
politico di cui è stato vittima in questi mesi? La giustizia e i magistrati stanno
accertando l'andamento dei fatti con professionalità e competenza.
Chi
ha usato e strumentalizzato biecamente questa vicenda per cercare di trarre
vantaggi politici,
con una indecente campagna
politica
diffamatoria e distillando
quotidiano veleno, deve solo vergognarsi e chiedere
scusa.
Cambiando maglietta, o mettendosi le mutande in faccia.
Sempre col beneplacito della vergine di Medjugorje che vi guarda negli occhi.
Cambiando maglietta, o mettendosi le mutande in faccia.
Sempre col beneplacito della vergine di Medjugorje che vi guarda negli occhi.
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