venerdì 27 dicembre 2019

MA CHI E’ SOVRANO? /1937


Il papa è sotto attacco. Da sempre, da quando è stato eletto oltre sei anni fa.
All’ala conservatrice e integralista della Chiesa Cattolica, specialmente a una parte dell’episcopato statunitense, non piacciono le battaglie sociali di Bergoglio, in favore degli ultimi, degli emarginati, dei diritti dei lavoratori, della tutela dell’ambiente. Non gradiscono gli impegni per l’accoglimento dei migranti, in favore della pace e del dialogo religioso, con le altre confessioni cristiane e con le altre fedi, compreso l’Islam.
E’ colpevole, secondo il terrorista talebano Antonio Socci, di «annacquare e adulterare la fede», rinnegando e ribaltando il Vangelo, e di scagliarsi contro Salvini che brandisce il solito rosario, come una spada.
Papa Francesco è stato severo anche nel punire i gravi errori commessi da sacerdoti e cardinali, come nel caso della pedofilia.
Non accettano che predichi povertà e accoglienza, che rifiuti di abitare nel lussuoso Palazzo Apostolico, per alloggiare in Casa Santa Marta, il semplice pensionato che ospita i cardinali in occasione del conclave.
Nei suoi numerosi viaggi pastorali in tutti i continenti ha predicato la pace, la tolleranza, l’uguaglianza. La Sinistra internazionale ha perfino eletto Bergoglio a leader per le iniziative in favore dei diritti sociali. 
Fausto Bertinotti qualche anno fa lo elogiò dicendo cose un tempo impensabili: «La sinistra politica è morta» mentre «il Papa interroga profondissimamente, nel nostro mondo arido, le coscienze ancora vive».

Il suo mestiere di papa è stato da subito molto difficile. “Veleni” e “corvi”, lo hanno attaccato trafugando e divulgando perfino documenti riservati.
Lo scontro è forte tra cardinali conservatori e progressisti, tra innovatori e restauratori. 
Si parla, infatti, di un sua sostituzione. 
Soprattutto, oggi che, secondo qualche imbecille, si sarebbe schierato a fianco dei “culattoni” e contro il vento forte del Sovranismo (V. articolo di Libero, del 25 scorso, “Meglio essere gay che sovranisti”). Ennesima bestialità.
Il termine Sovranismo è un’invenzione recente, che serve soprattutto a confondere le idee dei cittadini, a vantaggio dei politici che sfruttano e inseguono il potere. Il concetto di Sovranità, invece, è uno dei pilastri del pensiero politico moderno.
Ma il Sovranismo, nella sua accezione attuale, non è il semplice esercizio della Sovranità, che prevede la Costituzione. È la sua rivendicazione polemica.
Così, come populismo non vuol dire popolo.
Un’ambigua posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione.
I termini Sovranità e Sovranismo si sono rapidamente sovrapposti a quello di Populismo. Gli hanno dato un nuovo contenuto. 
Messa così, tanto valeva continuare ad usare la categoria più antica e scientifica: il patriottico nazionalismo, tanto caro a una certa Destra, razzista, xenofoba e reazionaria. 
Il popolo è sovrano, si continua a ripetere, con disperante ovvietà, come fosse una straordinaria scoperta. Anche nei confronti dell’Unione europea. 
Anche, vergognosamente, per attaccare, ancora e sempre, il povero Bergoglio, che strizzerebbe l’occhio ai gay, schifando i neo-sciovinisti, come in questo caso.
Resta il fatto che, in realtà, abbiamo due tipi di sovranità possibile: quella popolare e quella ben più reale e onnipotente dei Mercati.
Lo strapotere assoluto e sovranazionale di questi delegittima moralmente e concretamente le eventuali opposizioni popolari, anche quando indossano l’abito obsoleto e cangiante del Nazionalismo: il populismo sovrano.
“Non avrai nessun altro potere sopra di me”: così recita il vangelo secondo il Mercato.(Alfredo Laurano)

Nessun commento:

Posta un commento