venerdì 3 novembre 2017

VOMITEVOLE PIAZZA

Ancora lui, si, purtroppo. Altro inchiostro virtuale sprecato inutilmente.
Mi domando e domando all'ottimo Corrado Formigli, che apprezzo da sempre, fin dai tempi dal primo Santoro, perché una bella e interessante trasmissione come Piazza Pulita, con magnifici ospiti e servizi, uno stimolante dibattito, una capace redazione e puntualità giornalistica, debba essere oltraggiata (definita vomitevole) ed inquinata dalle urla del solito forsennato Sgarbi, cialtrone, saccente, volgare, e adesso anche bavoso, che viene pagato per esibirsi puntualmente nel solito, abusato e nauseante teatrino del ciarpame.
Le sue zotiche sceneggiate che trent’anni fa – quando Maurizio Costanzo, con grave colpa, lo creò e lo lanciò al Parioli nel rutilante panorama dello spettacolo – potevano rappresentare una novità, un momento di confronto insolito con un personaggio stravagante, oggi hanno stancato, non si sopportano più, danno il rigetto.
La sua studiata e premedita aggressività, i suoi insulti vengono retribuiti un tanto a chilo e lui, nel suo delirio di onnipotenza, fa sempre più schifo alla maggior parte degli italiani. Ieri sera, l’ha fatto per l’ennesima volta e pochi giorni fa aveva cercato di sputtanare Vauro, che lo ha sfanculato a dovere.
Perché subire un matto come Sgarbi, strafatto di sostanze e di arroganza, che dovrebbe stare in una casa di cura e non in TV a spaventare e offendere tutti i teleutenti?
E', purtroppo, un grave effetto collaterale della democrazia, una controindicazione della sacrosanta libertà d'espressione.
Questo folle, che urla alle capre e agli italiani, è un chiara incarnazione del narcisismo e dell’incoerenza, l'esempio più volgare di chi sfrutta e vive ai margini della peggior politica, per fare soldi e lucrare in ogni situazione, senza morale, senza bandiere e dove più conviene.
Corrado, chi te lo impone? Perché non fai veramente “piazza pulita”?
Avremmo meno spazzatura da smaltire e l’esaltato cafone tornerebbe immediatamente nell'anonimato e cadrebbe nel dimenticatoio popolare, come merita. (Alfredo Laurano)

E ora, per ricordare meglio, vediamo l’esaltante curriculum (reale), stilato da Emiliana Cariffi.
Lo definirei Il manifesto dell’egoismo, dell’incoerenza, della grettezza morale.

CARO VITTORIO SGARBI, VEDIAMO UN PO' CHI SEI:

Nasci a Ferrara l’8 Maggio 1952. Celibe.
Due figli riconosciuti e una vita spesa a seminare sperma come una trota fario in risalita lungo l’Adige.
Hai dichiarato di aver generato almeno una quarantina di figli rifiutandone però, la presa in carico. "Nessuno può obbligarmi ad essere padre”, hai detto.
D'altronde sei persona responsabile, altruista e fortemente empatica, come mostrasti già nel 1989 quando augurasti la morte al tuo Maestro Federico Zeri e come confermi ogniqualvolta chiami assassino Beppe Grillo.
Inizi la tua carriera politica nel 1990 all'insegna della coerenza, candidandoti, senza successo, a Sindaco di Pesaro per il PARTITO COMUNISTA, dopo aver militato, per anni, nella federazione giovanile del PARTITO MONARCHICO.
Nel 1992 diventi prima consigliere comunale a San Severino Marche per il PARTITO SOCIALISTA e poi sindaco sempre a San Severino, sorretto dalla DEMOCRAZIA CRISTIANA e dal MOVIMENTO SOCIALE.
Dal 1992 al 1994 sei LIBERALE.
Dal 1994 al 1996 sei FORZA ITALIOTA. Poi sei RADICALE, poi, per qualche tempo, ti parcheggi al GRUPPO MISTO.
Nel 1999 dai il tuo nome ad un partito, nel 2001 torni con Berlusconi e con lui sei deputato fino al 2006 e Sottosegretario ai Beni culturali per due anni.
Nel 2006 ti candidi in una coalizione di CENTRO SINISTRA.
Nel 2008 sei DEMOCRISTIANO, e diventi Sindaco di Salemi.
A Salemi fai istituire un museo della mafia e ti opponi con vigore ad ogni proposta di installare sul territorio impianti eolici e fotovoltaici.
Nel 2012 la tua amministrazione comunale viene SCIOLTA PER MAFIA.
Fiero di questo risultato ti candidi a sindaco di Cefalù, sostenuto da tre LISTE CIVICHE.
In primo e in secondo grado i giudici ti ritengono INCANDIDABILE.
Nonostante questo partecipi alle elezioni. E perdi.
Fondi nello stesso anno il PARTITO DELLA RIVOLUZIONE.
Oltre a figli e tessere, collezioni anche diverse condanne:
Diffamatore prescritto nel 1995, sei condannato nel 1996 per il reato di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato per produzione di documenti falsi e assenteismo.
Nel 1998 sei condannato per diffamazione aggravata sulle indagini del pool antimafia di Palermo.
Nel 2008 subisci una condanna civile per ingiurie contro Marco Travaglio.
Nel 2009 un’altra condanna per diffamazione viene tramutata in risarcimento pecuniario grazie all’indulto.
Altre due condanne a risarcimento pecuniario per diffamazione arrivano nel 2010 e nel 2011.
Dal punto di vista religioso ti sei definito talvolta cattolico e talvolta ateo, per non farti mancare proprio nulla.
Nel 2010 sei stato indagato per uso illecito di auto blu.
E tu, con questo curriculum, ti permetti di aprire bocca e giudicare gli altri?
Datti fuoco.


Bravissima Emiliana, con l'esemplare e dettagliato curriculum del "folle che urlava alla capre" (e anche a tutti gli italiani), hai ricordato a tutti chi è veramente costui: l'incarnazione dell'arroganza, il simbolo del narcisismo, l'esempio più volgare di chi sfrutta e vive ai margini della peggior politica, per fare soldi e lucrare in ogni situazione, senza morale, senza bandiere e dove più conviene. 
A me fa altrettanto schifo e in più di un'occasione l'ho attaccato con vari scritti e articoli, senza sconti ed omissioni. 
Se lo facessero anche Formigli e tutti quelli che ancora lo invitano in TV, avremmo meno spazzatura da smaltire e lui cadrebbe immediatamente nell'anonimato e nel dimenticatoio popolare, come merita. (A. La.)

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