giovedì 16 novembre 2017

CHE GRAN FICO!

Il più creativo e, certamente, capace imprenditore dell’agro-alimentare cresce ancora, allarga la sua sfera produttiva, i suoi orizzonti professionali e diventa proprio Fico.
Dopo aver fondato la catena commerciale Eataly, specializzata nella vendita di generi alimentari italiani di alta qualità - che vanta oggi una forte diffusione a livello mondiale, con 38 sedi, di cui 16 all’estero (Europa, Giappone, Stati Uniti, Emirati Arabi) - Oscar Farinetti, è partner strategico del progetto Fico (Fabbrica italiana contadina), il più grande parco tematico del mondo, riferito al cibo, che ha aperto i battenti proprio ieri a Bologna.
Fico Eataly World è un grande centro commerciale dedicato a tutto ciò che si mangia, si beve e si produce, tipo Expo2015, ma anche luogo che ambisce a formare le coscienze di grandi e di piccini. Un progetto, anche di comunicazione sociale, indubbiamente unico e affascinante, che intende anche rafforzare, nel panorama internazionale, la reputazione del made in Italy.
Educare, divertendo, imparare, passeggiando.
Scoprire la filiera articolata (risorse, tecnologie, trasformazione, distribuzione, fornitura) che è alla base di un prodotto finito e all’origine del nostro nutrimento: questa la filosofia della innovativa fabbrica rurale.
Qui, si potrà assaggiare, vedere, fare, capire tutta la meraviglia della biodiversità italiana, in un unico luogo, lasciandosi semplicemente guidare dalla natura, dai profumi, dalla bellezza e dal racconto di una storia che viene dal passato e dalle tradizioni e che costituisce un patrimonio tutto italiano.

Su centomila mq, con ingresso gratuito, la nuova Disneyland del cibo comprende:
- due ettari di campi e stalle all’aria aperta con più di 200 animali e 2000 cultivar, per capire l’agricoltura italiana; 
- otto ettari coperti che ospitano 40 fabbriche contadine, per capire la trasformazione alimentare e vedere da vicino come si fa il formaggio o la mortadella, la pasta o l’olio, la, birra, il pane o come è fatta una capretta;
- oltre quaranta luoghi di ristoro per degustare cibo, botteghe e mercato, aree dedicate allo sport, alla lettura e ai servizi;
- sei aule didattiche, sei grandi “giostre” educative, dedicate al fuoco, alla terra, al mare, agli animali, al vino e al futuro;
- cinema, teatro e spazi didattici;
- un centro congressi modulabile da 50 a 1000 persone, una Fondazione con 3 università.

E’ uno schema che assomiglia molto a uno dei punti Eataly, ma con una superficie di 50-100 volte maggiore, che il geniale e furbo Natale Farinetti, detto Oscar, ha pensato di arricchire inserendo nuovi elementi, come appunto le fabbriche, le stalle, i campi – visto che i bambini d’oggi credono che polli, vitelli, suini e verdure nascano nei supermercati, già affettati e impacchettati – ed altre novità, come le biciclette a tre ruote, dotate di cestino, che si possono prendere gratuitamente per esplorare tutta l’area fieristica, pedalando e fischiettando con famiglia al seguito.
Sarà certamente un successo, perché al gusto del mangiare e dei sapori, Fico unisce il piacere del sapere. (Alfredo Laurano)

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