lunedì 19 dicembre 2022

UN MITO DELLA NOSTRA INFANZIA /2263

Il caporale Rusty e il suo fedelissimo Rin Tin Tin.
Quelli della mia generazione non li hanno mai dimenticati, anzi li portano nel cuore e nel lontanissimo cassetto dei ricordi e delle storie di una bella infanzia, dove i buoni vincono sempre sui cattivi, il bene prevale sempre sul male e la giustizia trionfa su ogni sopruso o prepotenza. Tutto a prescindere dai miti, dalle leggende, dalle verità più o meno romanzate, dalle vicende umane e dai fatti che la storia in realtà ci racconta e ci segnala. Lealtà, rispetto, fedeltà, sacrificio e sani sentimenti: valori semplici, ma essenziali, necessari e irrinunciabili, al di là di ogni possibile, realistica illusione.

Rusty era l’orfano in divisa, salvato e cresciuto dai militari di Forte Apache, nella popolare serie TV “Le avventure di Rin Tin Tin”, con protagonista il pastore tedesco, trasmessa dal 1954 al 1959, per ben 164 puntate.
L’attore Lee Aaker, che da bambino lo interpretava, è morto pochi giorni fa a 77 anni, a causa di un fatale ictus, in Arizona, dopo aver combattuto per anni contro un male insidioso: l’abuso di alcool e di droghe. In vita gli era rimasto solamente un parente, che, sfortunatamente, al contrario del favoloso Rin Tin Tin, non poteva aiutarlo.
Il piccolo caporale Rusty, il tenente Rip Masters (morto nel 1992) e quel cane troppo intelligente - cui mancava solo la parola (ma neanche tanto) - hanno riempito di emozioni i nostri pomeriggi da bambini, hanno esaltato i nostri più puri sentimenti e la passione.

Quanta trepidazione ogni giorno alle 17,30 quanta febbrile attesa, prima che sul piccolo schermo in bianco e nero di un vecchio, ingombrante, ma magico cassettone, arrivassero quei nostri leggendari beniamini.
A farci sognare, a farci gioire.
8 maggio 2021 (Alfredo Laurano)







Nessun commento:

Posta un commento