sabato 17 dicembre 2022

LA TORTARA DI CHIVASSO /2258

 

Calici alzati, risate, balletti e sberleffi alla faccia delle tante vittime che ogni giorno il Covid si porta via.

Solo in Italia possono accadere fatti e situazioni assurde e inconcepibili come quelli di Chivasso.

Solo in questo bel Paese delle farse o delle macchiette, più grottesche che esilaranti o drammatiche, una esaltata barista può vantarsi di non chiudere il suo esercizio-teatrino da ottobre 2020, dove i suoi clienti - invasati come lei, ammucchiati e senza mascherine - possono continuare in centinaia, a l’ora fatidica e ormai obbligatoria e dilagante dello Spritz, a bere l’aperitivo negazionista alla Torteria ribelle, che sfida e contesta i provvedimenti imposti dal governo.

Dall'inizio della seconda ondata, questo ritrovo di fanatici negazionisti, più volte visitato dalle forze dell’ordine e ripetutamente multato per aver violato le norme anticovid, non ha mai chiuso, continuando a servire colazioni, caffè e aperitivi.

Oggi è diventato un simbolo di chi si oppone a norme e decreti, un riferimento da prendere ad esempio per complottari eversivi, folli e criminali. Basti vedere i vari filmati che girano sul Web e ascoltare i loro deliri negazionisti della malattia. Questo locale rimane aperto e continua a essere frequentato perché, per titolare e clienti, il covid non c'è, non esiste, è un’invenzione, secondo affermazioni e teorie fasulle e strampalate.

Lo hanno ormai soprannominato il bar dell’aperitivo disobbediente.

Nonostante le pressioni di molti cittadini, che l’hanno tacciata di essere un’untrice, la tortara Silvana Spatari ha collezionato decine di verbali che non pagherà mai, così come i suoi clienti identificati dai vari controlli.

Dopo la raffica di sanzioni, gli stessi militari hanno chiesto alla prefettura di sospendere la licenza alla titolare del locale e la stessa richiesta è stata rivolta dal sindaco di Chivasso per chiedere che vengano presi provvedimenti.

L'unico provvedimento è infatti mettere i sigilli al locale, sperando che ciò avvenga prima che si sviluppi un focolaio locale, anche se, per altri versi, il rimanere contagiati è l'unico cosa che farebbe cambiare idea agli irriducibili complottari.Ma non si capisce perché non l’abbiano ancora fatto. Quanto ci vuole o che altro deve succedere per chiudere un locale e revocare una licenza per procurata epidemia dolosa o colposa?

Sperando anche che nessuno di questi decerebrati dal cervello avariato e dal comportamento irresponsabile, oltre alla legge, attenti alla salute pubblica, rubando un posto in rianimazione a qualcuno che ha sempre rispettato le regole, ma ha avuto la disgrazia di ammalarsi, magari lavorando in un supermercato!

 27 aprile 2021 (Alfredo Laurano)

 LA PIPI’ DISOBBEDIENTE /2262

 Alla fine, dopo mesi di proteste, sfide, multe e menefreghismo, è stata chiusa la Torteria “ribelle” di Chivasso. Da ieri mattina stop a colazioni e agli aperitivi disobbedienti, su disposizione del tribunale di Ivrea.

E mentre i carabinieri eseguivano l’ordinanza, l’invasata titolare Rosanna Spatari dava inizio al suo solito show plateale contro lo Stato e le forze dell’ordine: «Siete il braccio armato dello Stato. Non ho paura di morire» ripeteva.

Secondo la Prefettura, le azioni della titolare e l’organizzazione dell’aperitivo disobbediente hanno comportato potenziali situazioni di rischio per la salute pubblica. Gli interventi sanzionatori di tali condotte, ora sottoposte al vaglio anche in sede penale, oltre ad assicurare il rispetto della legalità costituiscono un atto doveroso anche nei confronti dell’atteggiamento in grandissima parte responsabile e rispettoso delle disposizioni tenuto dagli operatori del settore nel territorio di Torino a fronte dei disagi sopportati in conseguenza delle restrizioni adottate per il contenimento del contagio.

Il tribunale ha disposto anche il sequestro dell’auto e lei, per protesta, è salita sul carro attrezzi. Poi, davanti ai poliziotti in assetto da ordine pubblico, accanto a una pianta, si è calata i pantaloni e ha fatto la sua santa pipì disobbediente: una vera provocazione, un chiaro segno di oltraggio e derisione.

7 maggio 2021 (Alfredo Laurano)

 https://youtu.be/5j8fa5ZhL3E

 

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