mercoledì 28 ottobre 2020

MELUZZI BANALIZZA AUSCHWITZ

Meluzzi banalizza Auschwitz con la scritta “andrà tutto bene” per fare polemica sul Covid.

Utilizzare il simbolo della fabbrica della morte nazista, dove un milione e duecentomila persone sono state rese schiave, torturate, picchiate gasate e bruciate, dove è stata cancellata l’idea stessa di umanità per pura propaganda politica, a me fa orrore e schifo.

Cosa avrà voluto dire questo buffone. Un giorno forse ce lo spiegherà.
Una provocazione retorica.
Il saccentissimo Meluzzi - vescovo e primate della Chiesa Ortodossa Italiana, che risponde al nome di "Sua Beatitudine Alessandro I", nonché psichiatra di dubbia credibilità e dal rutilante passato politico: già comunista, radicale, socialista, berlusconiano, cristiano democratico, ma anche adepto della massoneria e diacono cattolico - è affetto da avvilente meschinità e da ossessivo delirio, mistificato fra mille maschere alla ricerca di una possibile, credibile identità.
È un tuttologo dalla folta chioma, uso a parlarsi addosso nei salotti televisivi e incline, di suo, a privilegiare posizioni xenofobe, razziste e integraliste. 
Praticamente un talebano travestito da vescovo, da criminologo e da impalpabile psichiatra parolaio. 20 ottobre 2020 (Alfredo Laurano)

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