mercoledì 28 ottobre 2020

LA VIOLENZA DEI FALSI LIBERTARI

Quel migliaio di fascisti, travestiti da pagliacci rivoluzionari, erano in piazza, sabato a Roma, per rivendicare la libertà minacciata dalla dittatura economico-sanitaria, per rifiutare le museruole del Potere, per riappropriarsi del cosiddetto sovranismo, tradotto, per comodità, in sovranità popolare.

Ma, in realtà, erano lì per rinnegare e cancellare proprio l’idea di libera espressione ed opinione, di diritto all’informazione e di confronto.

Quello che hanno fatto a Saverio Tommasi, inviato di Fanpage, va oltre ogni umana concezione.
Non siamo di fronte ad un rifiuto, a una comune censura, e non siamo davanti nemmeno, se proprio vogliamo sforzarci, a qualche bulletto complottista invasato, come la disastrata Sara Cunial, ovviamente senza mascherina, ma, per l’occasione, con il casco in testa per proteggersi dai meteoriti…altro che Covid.
Lo hanno accerchiato, insultato e minacciato. Lo hanno strattonato, nominando Caterina e Margherita, le sue due bimbe, Gli hanno tossito in faccia con fare di scherno e li hanno urlato in faccia mimando lo sparo di fucili, con tanto di “Pum! Pum!” simulato con voce e gestualità: "Pezzo di merda, infame, morirai fucilato".
Tutto questo, è qualcosa di molto grave, di patologico e preoccupante.

Basti guardare quelle facce da banditi, ascoltare quegli insulti, quelle minacce, quella foga, quella malvagità ed eccitazione di chi si trovava in quella piazza, per reclamare per antifrasi la libertà perduta: negazionisti, no-mask e anti-vax, fianco a fianco coi fascisti di razza pura.
Perché questa era la “Marcia della liberazione”. La marcetta ignobile di cretini analfabeti e delle novelle camicie nere.
Qualcuno sostiene giustamente che il complottismo seduce l’ignorante o il semicolto e gli fa credere di poter ottenere, con la semplice lettura notturna di qualche blog complottaro o con la visione di qualche esilarante video di You Tube, ciò che non ha: cultura, preparazione, consapevolezza.
Un goffo tentativo di redenzione culturale che può solo partorire pericolose perversioni.
13 ottobre 2020 (Alfredo Laurano)


https://youtu.be/DGY5yYNOG5Y

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