Perché, perché, perché?
Lo chiedono retoricamente i soliti provocatori negazionisti, che colgono ogni occasione per attaccare a prescindere qualsiasi misura o provvedimento prudenziale, per contenere e prevenire i contagi da Coronavirus.
Semplice, idioti e dementi un tanto al chilo, ve lo spiego io.
Perché non sempre si possono mantenere le distanze di sicurezza, perché non sempre si possono evitare assembramenti, perché non sempre si possono verificare, di volta in volta, i comportamenti allegri, disinvolti e imprevedibili delle persone.
Quindi, occorre una norma generale e collettiva che comprenda ogni incontrollabile situazione di possibile infezione. Anche uno starnuto, uno sputacchio o un un'improvviso colpo di tosse, nostro o di qualcuno che ci è vicino, soprattutto ora, nella stagione dei primi freddi dell'autunno-inverno.
Se non è chiaro, vi faccio i disegnini.
5 ottobre 2020 (Alfredo Laurano)
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