venerdì 9 ottobre 2020

LO SBRUFFONE E’ TORNATO

Non gli è bastato, ha avuto anche bisogno dell’ossigeno ed è stato in pericolo di vita: dopo le dimissioni dall'ospedale, con il suo team di 12 medici al seguito, Donald Trump minimizza il coronavirus. Ma i social lo censurano.
La clip con la musica da film epico, l’atterraggio dell’elicottero nel giardino della Casa Bianca, il saluto militare e il coglione si toglie la mascherina dalla faccia, in segno di sfida e di coraggio.
Dice di aver imparato molto sul "virus cinese" e invita le persone ad allinearsi a quella che è d'altronde la sua imperturbabile narrazione dall’inizio della pandemia: “Non lasciatevi dominare, non ne siate spaventati, non fatevi rubare le vostre vite. Lo batterete, abbiamo le migliori attrezzature e i migliori farmaci, tutti sviluppati di recente. Mi sento meglio di vent’anni fa”.
Ma quanti morti americani ha sulla coscienza, per aver prima negato la pandemia, poi ritardato colpevolmente le misure di contenimento dei contagi?

Sui Social scrive che l'influenza stagionale è più letale del Covid: "La stagione dell'influenza sta arrivando. Molte persone ogni anno, qualche volta oltre centomila, e nonostante il vaccino, muoiono per l'influenza. Stiamo chiudendo il nostro Paese? No, abbiamo imparato a conviverci, come stiamo imparando a fare con il Covid, che nella maggior parte delle popolazione è molto meno letale".
La Cnn, dopo aver esaminato i dati dell’Agenzia Sanitaria federale per la tutela della salute, ha smentito la dichiarazione del presidente.
Facebook ha rimosso il post perché violava le regole sulla disinformazione. Twitter invece ha solo messo l'etichetta "fake news" segnalando che il post non rispetta le regole "sulla diffusione di informazioni fuorvianti e potenzialmente pericolose relative al Covid".
La sua smisurata ambizione è ben più forte della sua paura per la malattia. “Non manifesta sintomi", scrivono i medici, precisando che i suoi parametri vitali rimangono stabili.
Lui, lo sbruffone, si dice "pronto" al dibattito del 15 ottobre a Miami con Joe Biden, "Non vedo l'ora di partecipare, sarà fantastico!"

Ma il virologo Fauci resta cauto e ammonisce: "Attenzione a recrudescenza della malattia".
Tutto quest'entusiasmo non lo condivide. Oltre al fatto che il presidente dovrebbe essere in convalescenza, Trump "è ancora all'inizio della malattia e non è un segreto che, se si guarda al decorso clinico delle persone, a volte dai cinque agli otto giorni si può avere un'inversione" della situazione.
Portasse jella! Penserà il gagliardo, impavido presidente, toccandosi gli attributi. 
7 ottobre 2020 (Alfredo Laurano)

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