mercoledì 28 ottobre 2020

CERCASI SINDACO


Quando votare diventa una situation comedy, la messa in onda di un talk televisivo, una puntata all’ippodromo da “febbre di cavallo”, un sondaggio popolare, quasi un televoto, che, per giunta, fa ridere e stupire.
Per “Oggi le comiche”, anzi fra qualche mese, quando ci saranno le elezioni comunali, Vittorio Sgarbi si candida sindaco a Roma, appoggiato anche dal movimento “No euro”, dal belante popolo dei complottari-negazionisti, dal movimento informe di suoi sudditi repressi e non si sa ancora da chi altri del Centro-Destra. 
Il folle critico d’arte ha già detto che metterà la sua famigerata capra sul simbolo del movimento “Rinascimento”, con cui ha già vinto le elezioni a Sutri, di cui è attualmente primo cittadino, per disgrazia di tutti gli altri sutrini.
Per la cronaca rosa e per il sacro gossip, quale pane quotidiano, ha proposto al pittoresco artista Morgan di candidarsi a sindaco di Milano. 
Di contro, allora, perché non proporre la sua ex Asia Argento a Roma? O qualcuno del “Grande Fratello”? O il divino Otelma, la finta supertettona Cipriani o la stessa travolgente Barbara D’Urso che tutti tanto ci ama?

Meloni e Salvini preferirebbero il sempre finto-incazzato Massimo Giletti, il Masaniello dei poveri di spirito e fantasia, esperto di cose romane: Atac, Ama, Mondo di Mezzo ecc. 
Ma si parla anche di Sangiuliano del TG 2 e, niente di meno, che del “poro Porro”, l’isterico e compulsivo agitatore di Rete Quattro, che si straparla addosso. 
Ma il povero Cornacchia scemo di Mario Giordano, suo amico piazzista e compare di parrocchia, non lo cerca nessuno?
Poi, per rispettare l’esilarante sceneggiatura e il burlesco super cast della sit-com, ci sarebbe pure “er viperetta”, alias Massimo Ferrero, “vulcanico” presidente della Sampdoria, pronto a candidarsi a sindaco di Roma, per l’altra sponda. “Vinco a mani basse”, avrebbe esclamato il re dei multisala capitolini. 

Per la quale, al momento il nome del possibile candidato a sindaco di Roma più accreditato finisce per essere quello del pariolino Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico dei governi Renzi e Gentiloni. “Ci sta ancora pensando, ma se lo farà lo sosterrò da cittadina”, ha detto a Otto e Mezzo sua madre, la regista e scrittrice Cristina Comencini.
Oppure lo scrittore Gianrico Carofiglio, proposto a gran voce dai “pugliesi del Pd”. La regina Virginia, per i Cinque stelle, ritornerà in gara.
Ma sicuramente non finisce qui. 
La lotteria del voto comunale ci riserverà chissà quante altre strategie e sorprese sconvolgenti, che trasformeranno forse quella sfida in una sfilata di esibizionisti e quaquaraquà alla fiera di paese.
18 ottobre 2020 (Alfredo Laurano)

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