mercoledì 28 ottobre 2020

LA MARCIA DEI DISTURBATI

Sarà un caso, ma l’ennesima manifestazione dei negazionisti e dei presunti o falsi libertari, in programma oggi a Roma - nonostante i 5.400 casi di contagio registrati ieri - si svolge proprio nella giornata mondiale della salute mentale. 
Casuale coincidenza o significa qualcosa per questa ridicola Marcia della Liberazione?
Che forse i marciatori sono affetti da disturbi mentali e neurologici? Che hanno bisogno di assistenza medica psichiatrica, di cure efficaci o di ricoveri, a prescindere dal covid?

Degli illustri partecipanti - tra cui l’invasata Sara Cunial, il generale Aperol Pappalardo e i suoi ranger-gilet color arancio Anas, il turbo filosofo, turbo sovranista Diego Fuser, i soliti fascisti di Forza Nuova e nientepopodimeno che Er Pomata, alias Conte Tacchia-Montesano, celebre epidemiologo, casualmente attore, tutte persone di valore, competenti e oneste, come ci ha fatto sapere, bontà sua, Rosita Celentano - ne abbiamo a lungo già parlato nei giorni scorsi. 

La vera verità, che finalmente ci sorprende, è che, se i marciatori non rispetteranno le regole – distanziamento e mascherine – verranno prima tutti multati, poi la mandria sarà sciolta dalla polizia, per preservare la salute pubblica. Così ha deciso il Viminale.
Probabilmente, quei pagliacci in piazza faranno resistenza, insulteranno, provocheranno e disobbediranno, rischiando - mi auguro – una generosa, abbondante gragnuola di manganellate da parte degli agenti schierati dalla presunta, odiatissima “dittatura sanitaria”. E magari, qualcuno pure carcerato.

Di fronte a questo interessante programma, ma soprattutto alla grave situazione epidemica, gli scienziati disegnano vari scenari per contrastare questa seconda ondata di crescita dei contagi. 
Sono previste una serie di misure, sanitarie e non, da adottare via via che la situazione peggiora. Fino alla chiusura di scuole e università, di esercizi commerciali e alla creazione di zone rosse se l’epidemia andasse fuori controllo in un’area del Paese. Limitate feste, cerimonie di nozze solo tra intimi, più smart working e stop all’alcol dopo le 22. Party in casa soltanto per dieci invitati. L'ipotesi più grave scatta con Rt (indice di contagio) sopra all’1,5 per almeno tre settimane.
E ‘sti quattro buffoni ancora marciano, ancora vanno in piazza per difendere quale libertà e quale democrazia! 
Non a caso, ripeto, in occasione della giornata mondiale della salute mentale che non hanno.
10 ottobre 2020 (Alfredo Laurano)

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