martedì 11 agosto 2020

RITORNO AL PAPEETE /2086

Il povero cazzaro verde, affranto dopo il voto al Senato che lo manda a giudizio per il sequestro della Open Arms - dal quale sarà sicuramente assolto - è tornato in ciabatte e bermuda al suo caro Papete di Milano Marittima, per consolarsi un po'. Ma non c'era più niente di ciò che un'anno fa lo aveva esaltato, eccitato e confuso, fino a condurlo al suo incredibile e imprevedibile suicidio politico, sopraffatto dalle belle chiappe e dai mojito. Niente dee jey alla consolle, niente ballerine sculettanti, niente inno d'Italia in versione carnevale Rio.

Solo, tra la sabbia e gli ombrelloni, due minacciosi spettri "che si aggirano per il mondo": il possibile covid di ritorno e la figura vincente e incombente di Luca Zaia, il leghista dal volto umano, all'orizzonte. Questo sarà, probabilmente, l'esito vero del processo.

Sic transit gloria mundi, per profeti e per cazzari. 1 agosto 2020 (Alfredo Laurano)

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