domenica 10 novembre 2019

BONGUSTO IN OGNI SENSO /1899

Da Una rotonda sul mare (1964) a La mia estate con te; da Tre settimane da raccontare a Doce doce; da Frida a Amore, fermati; da Spaghetti a Detroit a Guarda che luna, a Questo nostro grande amore, a Malaga e tante altre.
Tutte canzoni semplici, ma indimenticabili, che raccontavano l’amore, la bellezza e i sentimenti. Tutte gettonate a lungo nei jukebox, nelle spiagge e nelle “rotonde”, nei night, nelle feste, nelle case dei giovani in quei favolosi anni sessanta e settanta.
Anche il cuore di Fred Bongusto, che quei brani ha interpretato, stanotte si è fermato. Quel cuore che aveva ispirato note e parole piene di passione e fatto innamorare migliaia di giovani, con quella voce calda, suadente e sussurrata.


È stato ed è ancora uno dei più amati cantanti italiani. Uno tra i più "confidenziali" e simbolo del romanticismo melodico, insieme a Sergio Endrigo, a Nicola Di Bari, a Bruno Martino, a Nico Fidenco, a Peppino Di Capri.
Il suo stile musicale da chansonnier leggero ricordava quello di Louis Armstrong, quello di Sinatra e quello, altrettanto confidenziale, di Nat King Cole,
Nella sua lunga carriera, si è cimentato anche nella composizione di colonne sonore come Matrimonio all'italiana, Malizia, Un dollaro bucato.
Se ne va un artista, un cantore dell’amore, garbato e tenero, che ha rappresentato un’epoca, dove l’umanità e i sentimenti contavano davvero.
8 novembre 2019 (Alfredo Laurano)



Nessun commento:

Posta un commento