Dopo lunghe ore di intense, quanto inutili
trattative, nelle quali i “negoziatori”
avevano cercato di convincere il carabiniere - che aveva già sparato alla
moglie e si era barricato in casa - a desistere e arrendersi, hanno fatto
irruzione per scoprire quel che tutti temevamo: aveva ucciso nel sonno, fin
dalla mattina, le sue due figlie di otto e quattordici anni e si era da poco suicidato.
E la lunga, infinita, angosciante
attesa in un attimo è cessata, ha scritto la parola fine, ha lasciato il posto al
pianto e all’incredulità, al dolore collettivo di tanta gente e genitori.
Una speranza delusa, un’ennesima tragedia della follia umana, compiuta in nome di una insana teoria del dominio e del possesso, che non ammette rinunce e fallimenti, che distrugge l’esistenza e cancella la vita propria e di chi è più caro, insieme a ogni altro sentimento.
Una speranza delusa, un’ennesima tragedia della follia umana, compiuta in nome di una insana teoria del dominio e del possesso, che non ammette rinunce e fallimenti, che distrugge l’esistenza e cancella la vita propria e di chi è più caro, insieme a ogni altro sentimento.
Povere creature, a cui è stato impedito di svegliarsi e,
forse, di capire.
(Alfredo Laurano)
(Alfredo Laurano)
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