venerdì 28 ottobre 2016

VONGOLARI DEL PO

La terra di questo povero Paese continua a tremare, a fare danni, vittime e  paura.
Non trema invece e non s’attenua la stupidità razzista di parte della sua popolazione che fa altrettanti danni e forse più paura.
A Gorino, frazione di Goro (Ferrara) di poche centinaia di abitanti che pescano vongole, 200 persone scendono in piazza e fanno le barricate e blocco stradale contro l'arrivo di 20 profughi - dodici donne e otto bambini - che il prefetto di Ferrara voleva alloggiare in un ostello.
Così, il pullman che trasportava gli indesiderati ospiti desiste, torna indietro e si dirige altrove e la fiera popolazione di Gorino - compreso il sindaco PD, schierato con la Lega - vince questa grande battaglia contro l’invasione straniera.
Certo, i tempi cambiano, una volta le barricate si facevano contro oppressori, despoti e nemici, in nome di nobili ideali e lotte sociali. Oggi, si alzano contro donne e bambini dalla pelle scura, in fuga dall’orrore, che cercano rifugio e protezione.
Per la cronaca e per utile conoscenza, queste donne con figli al seguito  che sono state respinte dai valorosi “partigiani della vongola di Goro”, vengono da Nigeria e Guinea, dove impera Boko Haram, dove si vive sotto dittature, dove dilagano crisi umanitarie, dove vivono milioni di sfollati, si negano i diritti umani, vi sono scontri tribali, mutilazioni genitali femminili e abusi vari.

Questi eroi della Resistenza gorese, però, non sono dei violenti, dei teppisti o dei neo-nazisti, sono solo gente comune. Gente normale che la domenica va a messa, prende la comunione, prega, si fa il segno della croce e alleva vongole veraci.
Gente senza cuore, incapace di solidarietà e altruismo, affetta da un po’ di xenofobia padana. Egoisti aggrappati al loro piccolo quotidiano e alle loro barchette, che possono fare a meno degli altri e bastare a se stessi. Come ce ne sono tanti in Europa, oggi, fra Ungheria e Austria, fra Slovacchia, Polonia e Turchia.
O, magari, sono gli stessi pescatori che usufruiscono degli aiuti strutturali alla pesca dell’Unione europea. Che ricevono milioni di euro, con sostegni individuali. Tutta gente che senza gli aiuti europei non potrebbe vivere, non potrebbe lavorare, avere una casa, mandare i propri figli a scuola.
Tutta gente che ha negato a dodici povere donne e ai loro bambini un riparo provvisorio in un ostello, perché scoraggiano il turismo e inquinano le vongole.
(Alfredo Laurano)


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