giovedì 17 marzo 2016

PERCHE’ LO SPORT FA BENE!


Ci hanno sempre insegnato - e noi abbiamo insegnato ai nostri figli - che lo sport non solo fa bene a livello fisico, ma aiuta il bambino ad apprendere valori come l’amicizia, la lealtà, la solidarietà, il lavoro di squadra e la capacità di crescere e maturare.
Chi pratica o frequenta uno sport impara presto a gestire i rapporti con gli altri, ad avere rispetto nei confronti di compagni ed avversari, a riconoscere lo spirito di squadra e di gruppo, perché ogni disciplina sportiva favorisce l’integrazione sociale, al di là della provenienza etnica. Lo sport parla un linguaggio universale che riesce ad unire i giovani, superando differenze culturali, religiose, sociali.


Tutti principi, valori e belle parole che i civili tifosi del Psv Eindhoven hanno rinnegato ieri, in occasione della partita di Champions con l’Atletico Madrid.
La mattina, prima dell’incontro, seduti comodamente al sole a bere birra in un bar di Madrid, hanno inventato un bel giochetto passatempo nei confronti di alcune mendicanti della piazza.
Si sono sonoramente divertiti a lanciare monetine, come fossero briciole tirate ai piccioni, urlando olè e facendo la ola, ogni volta che le poverette, in cerca di elemosina, si chinavano per raccogliere i pochi spiccioli da terra, venendo letteralmente umiliate e sbeffeggiate.
Altri, le hanno costrette a fare flessioni in cambio di qualche soldo e dato fuoco a banconote che le stesse cercavano di prendere e salvare a mani nude.  

In serata, giustamente, la loro squadra è stata sconfitta ai rigori dall'Atletico ed eliminata dal torneo, ma loro, quei barbari olandesi invece avevano già perso, molto prima la partita della civiltà, mortificando e schernendo quegli emarginati.
Ennesimo e significativo esempio della nuova cultura, sempre più violenta e razzista, espressa da certe frange dello pseudo-sport, che vivono di stupidità, di pochezza intellettuale e disprezzo dell’altro, in antitesi a tutto ciò che significa imparare, pensare e vivere sportivamente.  
16 marzo 2016 (Alfredo Laurano)

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