mercoledì 2 marzo 2016

INFANZIA NEGATA

Facce impaurite, spaventate. Alcuni piangono o cercano conforto in un abbraccio, in una mano tesa, mentre il fumo dei lacrimogeni si alza ovunque. Altri sembrano diventati adulti nel giro di qualche giorno. Sguardi già induriti dall'esperienza accumulata durante la marcia verso una libertà e un luogo che nessuno ancora conosce.
Sono pezzi di futuro del mondo sparsi lungo quella striscia blindata che separa Grecia e Macedonia. Bambini che loro malgrado continuano ad essere protagonisti della tragedia dei migranti. Oltre la barriera che separa i due paesi, ce ne sono almeno 2500.
Migliaia di persone sono ancora accampate a Idomeni, alla frontiera tra Grecia e Macedonia che, all’indomani degli scontri, rimane chiusa.
Ieri la polizia macedone ha respinto con gas lacrimogeni le centinaia di rifugiati che si sono scagliati contro la recinzione chiedendo l’apertura delle frontiere.
Le condizioni di affollamento stanno portando a carenza di cibo, di rifugio, di acqua e igiene. Le tensioni stanno creando e alimentando la violenza e facendo il gioco dei trafficanti.


Sono circa 30mila i migranti bloccati in tutta la Grecia che sperano di poter continuare il loro viaggio verso nord, ma non è difficile prevedere che, visto che gli altri paesi non li vogliono, alzano barricate e chiudono le frontiere, saranno dirottati verso l'Albania, da dove, probabilmente, arriveranno via mare sulle coste italiane, in Puglia.

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