mercoledì 21 gennaio 2015

MOGLI, FAMIGLIE E FONDAMENTALISMI DEI PAESI TUOI



“La moglie sottomessa cristiana – ci spiega Mario Adinolfi, direttore della “Croce” e comandante generale delle “Sentinelle in Piedi” - è la pietra fondante, la pietra su cui si edifica la famiglia”.
Non schiava, succube e passiva, ma docile, devota, obbediente e rispettosa, come un fedele cane. Magari col chador Dolce & Gabbana o il saio francescano, firmato Armani, per non confonderla con la donna islamica. Senza il Corano in tasca, ma con un libretto, a caso, in mano
Sottomessa significa messa sotto - come dicono, fra i monti e le greggi di Orgosolo, “a pecorina” – che è la condizione per cui la famiglia possa esistere.

“Una donna mite. E sottomessa non significa che non c’è la parità, sono due cose diverse” – aggiunge l’Adinolfi, il fondamentalista extralarge che predica all’impiedi.

Data la sua mole di oltre 140 chili, forse comincio a capire il senso del sua affermazione: nella classica posizione “del missionario”, schiaccerebbe l’esile Silvia, sua seconda “sottomessa” mogliettina.

21 gennaio 2015    (Alfredo Laurano)

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